Daniele Petraroli
La Roma passa come un carro armato sopra i resti del Parma (squadra imbottita di ragazzini e senza Morfeo e Gasbarroni) con un ritrovato Montella, un Mexes in grande spolvero e un De Rossi immenso. Un poker che fa ben sperare i giallorossi in vista della trasferta al Mestalla mercoledì contro lavversario più forte del girone di Champions. E dire che le incognite prima del match erano tante. La mancanza di esterni, visto il contemporaneo forfait di Mancini, Taddei e Vucinic, la botta psicologica dopo la brutta sconfitta contro lInter e un avversario che in tre giornate di campionato aveva raccolto solo un misero punticino. Invece, pur dovendo cambiare limpostazione di gioco basata quasi completamente sulle folate offensive delle ali, la Roma ha offerto spettacolo per quasi tutta la partita. Nonostante la bella prestazione condita da quattro reti, però, ad avere qualcosa da ridire sulla squadra è proprio lartefice della vittoria. «Non abbiamo fatto benissimo - è il commento a caldo di mister Spalletti -. Il Parma ha fatto meglio di noi e la differenza lha fatta la qualità individuale, nel senso che siamo stati bravi a capitalizzare due belle giocate, di Montella su lancio di Ferrari e di Perrotta su palla recuperata da De Rossi. Ma per come intendo io il gioco di squadra oggi avremmo dovuto fare di più». Perfezionista? Certo questa Roma demergenza (allultimo ha dovuto rinunciare anche a Panucci) non ha, né può avere, i meccanismi collaudati di quella con Mancini e Taddei. Ma, più probabilmente, le parole dellallenatore giallorosso servono a tenere i giocatori con i piedi per terra in vista di due partite importantissime. Quella di mercoledì con il Valencia, appunto, e quella casalinga contro un Empoli in gran forma. «Sarà una gara difficilissima - ha proseguito Spalletti -. È un ottimo gruppo che riesce a interpretare bene le partite. Hanno battuto il Palermo e noi ci abbiamo perso lo scorso anno».
LEmpoli allOlimpico, in verità, rimanda ad altri, ben più sgradevoli, ricordi. A quando, il 19 febbraio scorso, Totti si ruppe la caviglia in un duro contrasto con Vanigli. Il difensore empolese la settimana prossima non ci sarà mentre il capitano giallorosso a oltre sette mesi dallinfortunio non è più tornato a esprimersi sui quei livelli. «Bisogna dargli tempo - ha concluso Spalletti -. Io lo lascio in campo perché secondo me lui trova la condizione giocando e non stando in panchina. Ovvio, credo che debba e possa fare di più». La nota positiva per la Roma uscita vittoriosa dal Tardini, invece, è Vincenzo Montella. Tornato al gol dopo quasi un anno (da Inter-Roma 2 a 3 di fine ottobre) laeroplanino ha contribuito alla vittoria con una prova di grande spessore. «Abbiamo giocato con grande concentrazione - le sue parole dopo il match - siamo stati molto cinici e determinati anche perché i quattro gol non rispecchiano ciò che si è visto in campo». La dedica del 135° gol in serie A è per il figlio Alessio. «Era da tanto tempo che aspettava. E anchio ci tenevo. La rete era nellaria perché stavo bene fisicamente e il campo lha dimostrato. Sono molto soddisfatto». Felicissimo anche lex di turno, Matteo Ferrari, un po a sorpresa in campo al posto di Chivu. Dopo lassist proprio per il gol di Montella è stato sommerso dai compagni che hanno voluto festeggiarlo.
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