Daniele Petraroli
Ara Pacis atto secondo. Dopo la prima inaugurazione del mausoleo di Augusto lo scorso settembre, il sindaco Veltroni ha replicato ieri mattina. Taglio del nastro, sorrisi per fotografi e telecamere e stretta di mano con larchitetto Richard Meier. Ma anche questa volta i lavori sono tuttaltro che finiti. Decine di operai ancora allopera, sampietrini smossi e polvere ovunque. LAra Pacis insomma è un cantiere ancora aperto. «La pavimentazione contiamo di finirla entro poche settimane - ha cercato di giustificarsi lassessore allUrbanistica Roberto Morassut - sono lavori in più, finanziati fuori dallappalto». Pavimento a parte, però, mancano ancora, per completare lopera, lauditorium e la fontana. «La chiusura del cantiere è prevista per fine luglio», ha allungato i tempi larchitetto del comune Gennaro Farina. Per Veltroni, invece, non se ne parla prima di settembre. Quando i cittadini romani potranno visitare lAra Pacis senza trovarsi tra ruspe e operai con i picconi non è dato sapere. Quel che è certo è che a breve cominceranno nuovi lavori tesi a risistemare totalmente piazza Augusto Imperatore e il lungotevere in Augusta. «Il 10 maggio pubblicheremo il bando per la riqualificazione della piazza - ha continuato Morassut - a giugno, invece, quello per la realizzazione del sottopasso del lungotevere che riconnetterà il complesso museale con la sponda del fiume». Evidentemente, nonostante le parole di circostanza, anche alla giunta capitolina convince poco il risultato finale del lavoro di Meier. Allenfasi di Veltroni («questo luogo è il simbolo dellidea di Roma che è insieme antica e moderna») e dellassessore alla Cultura Borgna («da domani Roma acquisisce un nuovo museo») fanno da contraltare le critiche del centrodestra. «Veltroni inaugura uno sfregio nel centro storico che si potrà rimuovere e mettere in periferia», è lopinione del candidato sindaco della Cdl Gianni Alemanno. «Comprendiamo le esigenze scenografiche e propagandistiche del sindaco Veltroni - ha detto il consigliere comunale Marco Marsilio - e la suggestiva coincidenza dellinaugurazione dellAra Pacis con il Natale di Roma ma ancora una volta, purtroppo, ci troviamo ad assistere allinaugurazione di un cantiere». Dura contestazione al sindaco anche da parte dei militanti della Fiamma tricolore. «Protestiamo contro questo obbrobrio architettonico - è il commento del coordinatore regionale Gianluca Iannone - che offende e umilia Roma».
Il commento più duro, però, lo riserva lex sottosegretario ai Beni culturali Vittorio Sgarbi da sempre in prima fila contro il progetto di Meier: «È un cesso inverecondo firmato da un architetto incapace pagato due milioni di euro. Ora lunica soluzione è quella di togliere lostaggio, portare via lAra Pacis e trasformare quel cesso in una pizzeria». Per il capogruppo in Regione della Lista Storace Fabio Desideri «si tratta di unopera inutile il cui cantiere, un brontosauro che fagocita spazio e crea caos, tiene ingessato da anni il centro storico acuendo i problemi di piazza Augusto Imperatore». E il sindaco cosa pensa delle polemiche sulla nuova teca di Meier? «Siamo in campagna elettorale, è inevitabile che ci sia tutto questo», è la sua prima risposta. Ma è la frase seguente ad essere significativa.
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