Pechino - La manifestazione del Pd in programma oggi "E' interna
corporis, per uso interno alla sinistra e per le loro divisioni: non ci sarà
nessun cambiamento nell’azione del governo". Lo ha detto il presidente del
Consiglio Silvio Berlusconi durante una conferenza stampa a Pechino. E ha aggiunto: "Durante la crisi non si scende in piazza, da noi la sinistra non è democratica".
Nessuna preoccupazione "Nessuna preoccupazione, sono contento che
non piove così non potranno dire "piove governo ladro" - ha proseguito il premier -. Hanno garantito che
sarà una manifestazione serena, facciamogli credito, ma non ci sarà nessun
cambiamento nell’azione del governo e della maggioranza".
"Durante la crisi non si scende in piazza" "Scendono in piazza ora che dovremmo essere uniti. Si
commentano da soli. Purtroppo noi
dobbiamo avere a che fare con questa sinistra, dovrà passare una
generazione prima di avere una sinistra democratica da noi. Io invidio i
socialdemocratici degli altri paesi europei. Però questi sono e con questi
dobbiamo fare i conti", ha detto il premier da Pechino. Così il
presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, ha risposto alle domande di un
giornalista che chiedeva se, in questo momento di crisi internazionale,
avrebbe scelto di andare in piazza a manifestare. "Noi scegliemmo la via della piazza perchè eravamo disperati - ha
aggiunto Berlusconi - perchè nessuno ci dava ascolto, tutte le istituzioni
erano in mano alla sinistra."
"Si sono aggrappati alla scuola all'ultimo momento" "Hanno raccontato a Anno Zero delle falsità
storiche" sulla scuola. Silvio Berlusconi interpreta così
la manifestazione del Partito Democratico. Per il premier, la dimostrazione di questo comportamento sono le critiche che in questi giorni stanno piovendo sul governo dagli studenti degli atenei italiani. "Lo stanno dimostrando anche i ragazzi dell’università: noi
sull’università non abbiamo ancora detto niente, la Gelmini ha denunciato
solo il fatto che ci sono 5.500 corsi di laurea, qualcuno con un solo
studente, e vi lascio immaginare i rapporti di parentela o di affinità che
esistono coi professori incaricati. Non abbiamo detto niente e sono già qui
a dimostrare, il che dimostra l’assoluta strumentalità".
Informazione "indegna" Prima di ripartire per l’Italia dalla Cina, il premier ha voluto
anche tornare a parlare dell'ionformazione e dei titoli dei giornali di questa ultima settimana. "Quando i giornali più
importanti titolano Berlusconi torna indietro questo è indegno
dell’informazione".
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