Berlusconi: "La sinistra incita all'odio"

Il premier alla presentazione del libro L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio denuncia una "una spirale di invidia, odio, violenza verbale che fa male" e che fa sì che il rischio di un’aggressione nei suoi confronti sia "costante"

Berlusconi: "La sinistra incita all'odio"

Roma - Silvio Berlusconi denuncia "una spirale di invidia, odio, violenza verbale che fa male" e che fa sì che il rischio di un’aggressione nei suoi confronti sia "costante". Intervenendo alla presentazione del suo libro L’amore vince sempre sull’invidia e sull’odio, il premier dice: "Quando prendi di mira una persona come fanno come me, e dici che è peggio di Nerone, che è Hitler e Saddam Hussein, che pensa solo ai suoi interessi, non puoi meravigliarti se poi qualche mente fragile pen che se elimina quella persona fa il bene del Paese. Si è già verificato, ed è un pericolo costante che grava su di noi, persone tolleranti, che mai insultano gli avversari politici".

I messaggi dopo l'aggressione Tornando al contenuto del libro, i messaggi ricevuti proprio dopo l’aggressione di piazza del Duomo, Berlusconi dice: "Mi sono commosso per i messaggi arrivati dopo lo scampato pericolo: se quell’oggetto non fosse arrivato sulla guancia che ha attutito, avrei passato il Natale sottoterra.... Mi sono ritenuto fortunato: ho perso un dente, ma per il resto... ho fatto tardi stasera perchè mi sono truccato per fare bella figura".

"Liste, nessun imbecille tra noi" "Non ho mai parlato né di branco né di imbecilli, come invece ho letto sui giornali", chiarisce il premier tornando sul delicato tema del caos sulle liste elettorali.

"Differenze con la sinistra? Mai offeso nessuno" "Da parte mia non c’è stata un’offesa a nessun avversario. Questa è la differenza tra noi e la sinistra" afferma il premier. "Un giornalista fece un libro 'Silvio ti odio' raccogliendo tutti gli insulti contro di me. Allora un direttore dei un giornale di sinistra chiese a tre giornalisti di raccogliere le mie offese ma sono tornati a mani vuote".

"Tartaglia? Potevo finire sotto terra" "Sono contento - aggiunge Berlusconi - perché se l’oggetto lanciato contro di me non fosse finito sulla guancia avrei passato il Natale sotto terra. Ho perso un dente ma mi sembra che non si veda. Ho fatto tardi perchè mi sono truccato per fare bella figura".

Elezione diretta capo dello Stato È importante, ha aggiunto il presidente del Consiglio, che le regionali vadano bene perché con un "mandato pieno" potremo "lavorare bene e con serenità: per esempio per modernizzare il Paese, magari introducendo l’elezione diretta del presidente della Repubblica o la riduzione del numero dei parlamentari".

"Un vero magistrato chi ha arrestato Frisullo" Quello che ha disposto l’arresto dell’ex vicepresidente della giunta regionale pugliese Sandro Frisullo è "un magistrato vero". Non è un magistrato di destra - ha aggiunto - perché non esistono magistrati di destra. Io conosco magistrati di sinistra che usano la giustizia a fini politici". "Non ho mai detto che tutta la magistratura fa politica - ha precisato Berlusconi - ma che una certa parte della magistratura fa politica. Evidentemente a Bari c’è un magistrato che ha fatto il suo dovere e che non fa parte di certa magistratura. Per nostra fortuna non tutti i magistrati sono di sinistra". 

La riduzione dell'Irap Il premier si è soffermato anche sull'economia: "Appena ci sarà una riduzione della spesa pubblica opereremo in due direzioni: la riduzione dell’Irap e l’aiuto alle famiglie facendo una differenziazione fiscale tra i single e chi ha una famiglia a carico".

Santoro? "Fazioso anche sul pubblico" "La faziosità di queste trasmissioni - dice Berlusconi - non è solo del conduttore ma anche del pubblico. A 50 ragazzi (simpatizzanti di centrodestra) che erano andati lì per partecipare hanno chiuso le porte. Il pubblico è tutto loro e questo sulla Tv pubblica che paghiamo tutti". 

Processi in tv indegni Berlusconi sostiene di aver chiesto lo stop ai "processi-tv" anche al presidente dell’Agcom, Corrado Calabrò. "Ne ho parlato con il presidente", ha detto nel corso il premier nel corso della presentazione di un libro, "il quale mi ha detto: è vero, è una cosa indegna, dovremmo intervenire, ma non abbiamo la maggioranza". 

L'Udc? Vecchia politica "Io ero contrario a fare un accordo con l’Udc perché ritengo che sia il peggio del peggio della vecchia politica della convenienza", dice Berlusconi.

"All’Udc avevo posto un out-out chiedendo loro di far parte di un grande partito. Nel dibattito che c’è stato all’ufficio di presidenza del Pdl è prevalsa la decisione di fare accordi locali con i centristi. E vedendo la campagna elettorale che sta facendo Casini mi sa che avevo ragione io". 

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