(...) La classe dirigente lombarda del partito spinge per avere congressi al più presto, ma al momento da Roma non sembra in arrivo un via libera per votare i vertici in autunno. Il progetto, dopo la nomina a segretario di Alfano, è di gestire senza scossoni, con gradualità e cautela, la transizione verso il nuovo partito e verso i congressi.
Lincontro tra Berlusconi e Mantovani ha avuto come principale tema di discussione le elezioni amministrative della primavera 2012, una partita importante per il Pdl, che vorrebbe prendersi la rivincita sulla sconfitta di Milano.
Vanno al voto 107 comuni, tra cui due capoluoghi di grande importanza nella geografia del centrodestra. Monza sceglierà il sindaco. Così anche Como, che andrà al voto anche per il presidente della Provincia. In questo contesto, i vertici del Pdl prevedono primarie che possano dirimere eventuali contese tra le diverse anime del partito.
Podestà si dice soddisfatto dellincontro con Berlusconi, ma spiega di non aver discusso con lui di un rinnovo dei vertici del Pdl: «È stato un incontro positivo, come sempre utile con Berlusconi, abbiamo parlato di 200 cose, non abbiamo parlato di congressi». Aggiunge: «Sicuramente si farà in autunno, labbiamo già detto mille volte. Non possiamo permetterci di aspettare altro tempo prima che i convegni e le elezioni interne democratiche siano la prassi su cui fondare il nostro partito». È probabile, però, che la transizione verso la stagione dei congressi sia più graduale.
Cautela anche sui temi dellExpo. Il governo è concentrato sulla manovra e la tenuta dei conti e non sembra che la nomina del commissario sia in cima alla lista delle priorità.
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