Il mondo in città. Ha aperto i battenti ieri alla Fiera di Milano a Rho la 32/a edizione della Borsa Internazionale del Turismo. Per linaugurazione cerano anche il ministro degli Affari regionali, Turismo e Sport Piero Gnudi, il presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, il Governatore Formigoni, e il sindaco di Milano Giuliano Pisapia. Questanno la Bit si apre in un contesto economico ancora incerto ma che lascia scorgere, secondo gli operatori, segnali positivi per il 2012. E in questo Milano è un esempio. Confermato infatti il trend positivo dei turisti che vengono a visitare la città. Negli ultimi sei mesi del 2011 la tendenza si è addirittura rafforzata: rispetto allanno precedente si è registrato un incremento del 7 per cento per quanto riguarda gli arrivi e del 6,6 per quanto riguarda le presenze.
Lo dimostra il fatto che anche questanno al bando pubblicato dalla Provincia di Milano per labilitazione alle professioni turistiche si sono iscritte un totale di 842 persone. «Nonostante la crisi, il turismo a Milano tiene», ha detto lassessore al Turismo della Provincia di Milano Stefano Bolognini. Di più. «Per uscire dalla crisi anche il turismo può essere unarma vincente», ha rincarato il sindaco Giuliano Pisapia. I visitatori sono in aumento e ora il lavoro da fare è farli restare più a lungo. «Il 2012 - ha spiegato - è un anno importante per uscire dalla crisi e il turismo sarà un punto fondamentale per lo sviluppo del Paese». In questo settore «Expo Milano 2015 - ha aggiunto - è la grande opportunità dei prossimi anni per il settore turistico, perchè chi viene a Milano per Expo viene anche per visitare tutta lItalia». Presenti alla Bit oltre 120 Paesi (ma per lItalia mancano le regioni Valle dAosta per la prima volta e Abruzzo per la seconda). Ad essere aumentati sono soprattutto i visitatori stranieri (+14%), mentre sono cresciuti del 2% gli arrivi di italiani. La maggior parte di loro (il 70%) ha scelto la città, mentre solo il 30% ha visitato la provincia. Gli stranieri sono arrivati soprattutto da Cina, Giappone e Germania.
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