È successo ancora una volta: quando Max Blardone vuole fare risultato a tutti i costi e chiede troppo a se stesso, sbaglia. Come per Olimpiadi e mondiali, anche ieri nel gigante dellAlta Badia la sua caccia alla vittoria è durata pochi secondi. Alla terza porta della prima manche Max è andato in testacoda su una placca di ghiaccio, è stato lesto come un gatto a rimettersi in pista ma è arrivato in fondo con un ritardo abissale, 2"42 da Kalle Palander: «Spero solo di poter fare la seconda, darò spettacolo», diceva rassegnato, ed è stato di parola. 29° qualificato, e quindi numero 2 al via della manche decisiva, Max è risalito fino allottavo posto grazie al secondo parziale, ma certo le ambizioni erano diverse. Anche a Manfred Moelgg non è andata meglio, da quarto che era dopo la prima manche si ritrova sesto. Non male, certo, ma il podio ieri è stato degli altri: di un fantastico Kalle Palander, al terzo centro sulla Gran Risa, di un calcolatore Benni Raich, di un arrembante Marc Berthod, lo svizzero al primo risultato utile della stagione. Poi John Kucera e Ted Ligety, il vincitore morale della gara. Per un ritardo di 4 minuti allestrazione dei pettorali sabato sera, lo statunitense è stato infatti punito dal giudice arbitro Gunther Hujara, il tedesco già nemico di Tomba che ancora una volta ha fatto valere il suo potere facendo partire Ligety 46° nella prima manche. Ted lha chiusa alla grande con il 9° tempo e nella seconda è stato lunico a far meglio di Blardone.
Oggi lo slalom (diretta Rai2 ore 10, Rai3 ore 13), ultima chiamata azzurra per un podio sulle nevi di casa: con Moelgg fra i favoriti, rientra Giorgio Rocca, che in allenamento gli è stato spesso davanti.
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