Un viaggio così segreto che non ne sapeva niente neanche il premier iracheno, Nouri al Maliki, avvisato appena cinque minuti prima che il Presidente statunitense stava arrivando. Motivi di sicurezza o effetto sorpresa, la missione del capo della Casa Bianca è stata tenuta segreta fino allultimo momento. In origine, infatti, Bush si sarebbe dovuto collegare in videoconferenza dagli Stati Uniti con lIrak, per discutere con il neo-premier Al Maliki. Invece, a una settimana dalluccisione di Abu Musab al-Zarqawi, il presidente americano ha deciso di andarci di persona. LAir Force One, laereo presidenziale, è atterrato allaeroporto internazionale di Bagdad poco dopo le 16 ora irachena, cogliendo di sorpresa anche la tv locale, che ha potuto solo trasmettere uno stringato annuncio in sovrimpressione, con scritto: «Il Presidente degli Stati Uniti è arrivato in Irak». Successivamente la notizia è stata confermata ufficialmente dalla Casa Bianca. Maliki, comprensibilmente sorpreso, ha accolto calorosamente lospite inatteso. Questa è la seconda visita di George W. Bush in Irak. Il Presidente statunitense si era già recato a Bagdad il 27 novembre 2003. Anche in questa occasione il suo arrivo era stato tenuto segreto fino allultimo. La visita era durata appena due ore e mezzo. In quelloccasione Bush aveva visitato le truppe per il Thaksgiving, la Festa del Ringraziamento.
Il presidente americano aveva pranzato con i soldati statunitensi in una sala adibita a mensa dellaeroporto internazionale di Bagdad, e prima di ripartire aveva incontrato i massimi comandanti militari Usa, lambasciatore Paul Bremer e quattro componenti dellallora governo provvisorio iracheno. In meno di tre anni sono cambiati gli interlocutori e la situazione del Paese, ma non le esigenze di segretezza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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