Bmw X6 ActiveHybrid è piacevole da guidare anche con il piede di velluto

MiamiÈ una delle due interpretazioni del concetto di auto ibrida messo a punto dalla Bmw, che così arriva a proporre anche un ulteriore allargamento della filosofia EfficientDynamics. Infatti, l’X6 ActiveHybrid è un’ibrida pura, quindi può marciare anche elettricamente a emissioni zero. Per questo motivo porterà sulle nostre strade dalla prossima primavera (quando sarà venduta a un prezzo di 107mila euro) un sistema propulsivo differente da quello dell’analoga Serie 7, che utilizza un motore elettrico per alleviare quello termico da un po’ di sforzi garantendone, nel contempo, la stessa elevata resa a fronte di una diminuzione dei consumi. Estrapolata dalla 5.0i in quanto equipaggiata con lo stesso V8 di 4.4 litri da 407 cv, l’X6 sfrutta invece due elettromotori che, oltre a innalzare la potenza complessiva a 485 cv e a proiettare la coppia a ben 79,5 kgm, garantiscono varie modalità di propulsione. Se si sorvola sul cofano più bombato nella parte centrale - imposto dall’alloggiamento sopra al motore di alcuni «accessori» specifici del sistema di propulsione ibrido - e alla scritta d’identificazione posteriore, l’ActiveHybrid è pressoché indistinguibile dalle altre X6.
Questo perché le grosse batterie Ni-MH, che alimentano gli elettromotori (si ricaricano attraverso il recupero d’energia nelle fasi di frenata) e le componenti che animano il sistema elettrico sono sistemate sulla vettura senza cannibalizzare spazio nell’ampio abitacolo e nella grande zona di carico e senza intaccare l’aspetto della linea e dell’abitacolo, dove solo la strumentazione si distingue per la presenza dell’indicatore di carica degli accumulatori e il display centrale prevede schermate che visualizzano con un’animazione la modalità in cui si sta marciando. L’ibridizzazione dell’X6 non impone rinunce sul fronte del piacere di guida e su quello dell’affidabilità, grazie anche alla sofisticata rete elettronica dedicata a questo aspetto, poiché l’ActiveHybrid sfodera una tenuta di strada e un’agilità paragonabili a quelle delle altre X6. Si possono, quindi, fare affiorare istintivamente le performances offerte dalle modalità Drive, che emerge a velocità stabilizzata quando la propulsione è affidata principalmente al grosso V8, ed eBoost, che mette in campo le spinte generate dai due motori elettrici per rinvigorire il temperamento o generare accelerazioni e riprese rapidissime.
Ma le situazioni in cui il sistema di propulsione ibrida, che tra l’altro non determina mai azioni negative verso la naturalezza della guida e il comfort, avvantaggia il realmente il contenimento di consumi e delle emissioni sono altre. Ovviamente, sono quelle in cui l’X6 è spinta unicamente dagli elettromotori: quindi, all’accensione e in manovra, oltre che nella marcia Stop & Go e ad andature inferiori ai 60 orari. A patto, però, di trattare l’acceleratore con un piede di velluto, altrimenti rientra in gioco il motore a benzina.


In tutti i casi l’interazione tra l’unità a benzina e quelle elettriche, a fronte di una velocità di 236 orari e della possibilità di toccare i 100 orari in 5,6 secondi, genera percorrenze dichiarate di 10,1 chilometri con un litro. Davvero apprezzabili in rapporto alla personalità di questa X6.

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