Daniele Petraroli
Gli strani movimenti nelle aziende municipalizzate ad appena un mese dalle elezioni preoccupano Alleanza nazionale. A lanciare lallarme è il consigliere capitolino Luca Malcotti. «Cosa sa accadendo in Atac? Lazienda dei trasporti, in piena campagna elettorale, procede a oscure operazioni di spacchettamento e trasferimento di attività aziendali di dubbia valenza industriale e di interesse clientelare».
Il riferimento è al protocollo sottoscritto qualche settimana fa tra Atac e Arse (azienda del gruppo Acea) che prevede il passaggio da questultima alla prima delle attività connesse alla certificazione del bollino blu per gli autoveicoli. «Nellaccordo - spiega Malcotti - si prevede peraltro lassunzione in Atac di solo una decina dei sessanta dipendenti effettivi che in Arse si occupavano del bollino blu. Dieci persone selezionate non si sa come». Il tutto senza avvertire il consiglio comunale che è lazionista di maggioranza delle municipalizzate e che in questo momento è sciolto, e senza chiedere il parere delle organizzazioni sindacali, sentite solo due giorni fa ad accordo ormai concluso. «Peraltro hanno convocato solo Cgil, Cisl e Uil e non gli altri sindacati, e solo per informarle dellaccaduto. Il nostro sospetto è che si tratti di unoperazione clientelare. Si tratta di un modo di procedere da furbetti del quartierino, totalmente inaccettabile per aziende di proprietà comunale. Quello che ci chiediamo è perché dieci persone transitano da unazienda allaltra con un diverso contratto, perché un numero così piccolo su un totale di sessanta, perché non si sono sentiti i sindacati e non si è riferita la vicenda al consiglio comunale. E, soprattutto, perché proprio in questo momento di campagna elettorale». DallAtac, per il momento, nessuna risposta.
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