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Bologna, gli indignados contestano Napolitano

Il presidente della Repubblica "laureato" honoris causa dall'Alma Mater: "La politica ha perso efficacia. Servono riforme". Gli indignados e i centri sociali protestano. Scontri tra manifestanti e forze dell'ordine (foto). La cerimonia: Foto e Video

Bologna, gli indignados  contestano Napolitano

Centro blindato e contestazioni in vista. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, riceve oggi a Bologna una laurea honoris causa in relazioni internazionali dall'Alma Mater. Un momento giudicato importante da più parti, a partire dal ministro dell'Istruzione, Francesco Profumo, che parla di "un segnale importante per il Paese, un riconoscimento al nostro presidente", fino al ministro dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, che ha detto di tenerci in maniera particolare "ad essere a Bologna oggi", sottolineando come "il nostro presidente è un uomo di statura talmente significativa e importante" da meritarsi il riconoscimento.

"Un contributo fondamentale allo sviluppo della cultura europea e al superamento degli steccati ideologici". Questa una delle motivazioni che hanno convinto la Alma Mater a insignire il presidente del riconoscimento. All'inizio della cerimonia di consegna il presidente della Repubblica ha osservato un minuto di silenzio, chiesto da Ivano Dionigi, rettore dell'università, ricordando, nel giorno dei suoi funerali, Oscar Luigi Scalfaro.

Il rettore ha poi dato il via alla "laudatio" del presidente Napolitano, ricordando come "in questo momento difficilissimo egli continua, quasi biblicamente sperando contro ogni speranza, a ribadire la sua fiducia in quegli orizzonti europei in cui ha creduto fin dal suo ingresso nella vita pubblica" e sottolineando il suo impegno, vivo fin dai tempi del Pci, quando era responsabili della politica estera, fino all’impegno del presidente al Parlamento europeo. Il rito ha preceduto la lectio magistralis del presidente della Repubblica.

Durante il suo discorso il presidente ha parlato della situazione politica del Paese, chiedendo ai partiti di scegliere "candidati a ruoli di rappresentanza istituzionale che presentino i necessari titoli di trasparenza morale e competenza" per recuperare "fiducia e prestigio" e "restituire voce ai cittadini-elettori".

Indignados

In occasione della visita, che cade nello stesso giorno dell'inaugurazione dell'anno accademico, in città è stato disposto un cordone di sicurezza, per impedire ai manifestanti della sigla studentesca "Occupy Bologna" di disturbare la consegna della laurea a Napolitano. La manifestazione, alla quale aderiscono anche alcuni centri sociali cittadini, ha percorso per diverse ore le strade cittadine. Tra gli slogan si legge un "La laurea te la consegniamo noi" e accuse a Profumo.

A manifestare circa un centinaio di persone, che hanno lanciato carta igienica e sacchi di spazzatura contro la Guardia di Finanza. In azione il centro sociale Tpo e il collettivo Sadir. Si sono registrati momenti di tensione in piazza della Mercanzia, causati da un manifestante che è stato subito allontanato. Gli studenti e la polizia si sono poi scontrati in via de Poeti e sono volate alcune manganellate. Gli studenti hanno infine indietreggiato fino a una strada vicina.

"Per noi Napolitano non è la faccia pulita che tutti descrivono. Altro che Re Giorgio! Lui è il primo responsabile di un futuro segnato dalla precarietà", hanno commentato i manifestanti. Le tensioni hanno coinvolto anche alcuni automobilisti che circolavano nella zona delle manifestazioni, a cui le proteste impedivano di recarsi al lavoro. "Ma voi non siete incazzati con Monti?", chiedono gli indignados agli automobilisti, che cercano di farsi strada a colpi di clacson, allontanandosi poi tra il lancio di alcuni mortaretti.

Gli indignados hanno tentato più volte di avvicinarsi all'aula magna S. Lucia, senza riuscirci per via del cordone di sicurezza. Il corteo organizzato dai centri sociali si è concluso con un blitz in Rettorato. Una quarantina di persone sono entrate nel palazzo di via Zamboni, arrivando all'anticamera del rettore e lasciando a terra sacchi di spazzatura.

"L’unica cosa che per noi si prospetta con la laurea è un futuro precario", dicono, dando un ironico "benvenuto" nel mondo dei laureati a Napolitano.

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