Iniziato il conto alla rovescia per la presentazione del programma in base al quale Emma Bonino intende governare se eletta governatore del Lazio. Lunedì verrà dato in pasto ai giornalisti, ma intanto filtrano alcuni elementi e temi che lo compongono. Alcuni grazie a indiscrezioni. Altri per bocca della stessa Bonino. Ieri, ad esempio, il candidato del centro-sinistra per le Regionali del Lazio ha incontrato i rappresentanti di Confcooperative. È stata loccasione per discutere del taglio dellimposta regionale sulle attività produttive. «Credo sia possibile ridurre lIrap - spiega la Bonino - ma alla fine di un processo, non si può fare domattina. Prima dobbiamo uscire dal commissariamento della sanità». «So che qualcuno vi ha detto - aggiunge lesponente radicale -: abbassiamo lIrap, anzi, la togliamo. Se qualcuno vi fa promesse che poi non mantiene, potete inseguirlo con il forcone. Non cè un complotto internazionale, cè un buco lasciato dalla giunta Storace». Tra i temi che caratterizzano il programma anche la trasparenza. La Bonino sta pensando di istituire addirittura un assessorato a questo scopo. Altre proposte riguardano i tagli ai benefit dei politici regionali con la riduzione anche delle comunità montane. «Vogliamo essere equilibrati e severi, non solo sulla sanità - spiega la stessa Bonino -. Dai trasporti al turismo, dalla casa allambiente, dalla formazione professionale ai servizi sociali, avanziamo proposte che traducono e sviluppano la volontà di fare del Lazio una regione pienamente in linea con i parametri più avanzati dellEuropa comunitaria».
Visitando il complesso di Santa Maria della Pietà, il candidato del centro-sinistra ha poi promesso che il tradizionale spoil system («un metodo adatto ad Attila, non a me») non è una pratica da continuare necessariamente anche nel futuro. I direttori che bene hanno operato possono restare, spiega lesponente radicale. «Semmai - aggiunge la Bonino - stiamo pensando a un modo per rendere pubblici i loro curricula». Il riequilibrio della spesa sanitaria è comunque considerato uno dei cardini principali del programma. «La spesa ospedaliera grava per il 55-57% sul totale della spesa sanitaria - spiega la Bonino -, va diminuita di 10 punti in questo ambito magari ponendo un freno alle esternalizzazioni dei servizi sanitari e delle attività mediche». «La riforma più importante - conclude la radicale -, la prima, è che al governo della Regione non torni la banda del buco».
La Bonino annuncia un assessorato per la trasparenza
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