Bonus ai ferrovieri che salgono sul treno

Ai sindacalisti non si può certo rimproverare la mancanza di fantasia. Quando c’è da inventare qualche escamotage per ottenere privilegi sono dei fenomeni. Prendete Trenitalia: il 76% dei dipendenti ha la tessera sindacale in tasca, un record. E i sindacati ripagano i loro adepti strappando alle aziende contratti davvero creativi (ma deleteri per i bilanci). Fino a poco tempo fa, per esempio, i macchinisti avevano diritto a un premio per ogni curva e salita affrontate dal treno. Si capisce, un vero stress non andare sempre dritti e in pianura. Ora questo bizzarro privilegio non c’è più, ma è sostituito da altri non meno surreali. Il manovratore che sposta locomotive diesel da più di 200 cavalli ha diritto a una mancia di 83 centesimi l’ora.

Un premio anche al controllore che riesce a farsi pagare il biglietto da chi non lo ha fatto e uno per i minuti di ritardo recuperati (non per chi arriva in orario). C’è poi l’incredibile bonus che scatta quando i ferrovieri salgono sul treno. Che sarebbe come premiare un addetto dei call center ogni volta che risponde al telefono.

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