Il vento dellenergia eolica soffia sempre più forte, in particolare al largo delle coste, le zone maggiormente esposte alle correnti daria. Il 2010 è stato un anno record per questa peculiare fonte di energia elettrica «pulita» in Europa. Dalle turbine installate in mezzo al mare e collegate alla rete di distribuzione oggi si ottiene un quantitativo di potenza che sarebbe sufficiente - qualora fosse tutta lì convogliata - a soddisfare i fabbisogni di elettricità delle città di Berlino e Bruxelles sommati insieme.
Secondo una ricerca dellEuropean Wind Energy Association, nel solo 2010 si sono aggiunti 883 Megawatt (MW) di nuova produzione da eolico off-shore, per un valore di 2,6 miliardi di euro.
Questo è stato il risultato delle installazioni di 308 nuove turbine in nove parchi eolici distribuiti in cinque Paesi. La nuova capacità introdotta lo scorso anno è risultata superiore del 51% rispetto a quella installata nel corso del 2009 e ha portato quella complessiva a 2.964 MW, ovvero a 11,5 Terawatt orari (TWh) di elettricità in un anno di vento normale. Un quantitativo di energia sufficiente per garantire lalimentazione di 2,9 milioni di abitazioni medie in Europa. A potenziare la propria produzione di energia da eolico off-shore nel 2010 è stato il Regno Unito, con nuovi 458,4 MW, pari al 52% dei 883 MW complessivi aggiunti a livello europeo. La Danimarca ha fatto la sua parte con nuovi 207,0 MW (23%), seguita dal Belgio con 165 MW (19%), dalla Germania con 50 MW (6%) e dalla Finlandia con 2,3 MW (0%). Al momento, quindi, il Paese europeo leader nella produzione di elettricità da vento marino è il Regno Unito, con 1.341 Megawatt. I maggiori operatori in Europa per capacità da eolico offshore sono Dong (26%), Vattenfall (21%) e E.On (16%).
In un periodo storico in cui il tema del lavoro è salito alla ribalta e si dibatte su quali nuovi settori promettono di creare nuove opportunità dimpiego, sul mondo delle energie rinnovabili si hanno grandi aspettative. Tra queste leolico off-shore sta facendo la sua parte. Non solo nellambito delle attività di installazione e di integrazione con le reti (grid) elettriche, ma anche in quello dello sviluppo e della produzione di turbine. Nel 2010, rileva lEwea, sono stati annunciati 29 nuovi modelli di aerogeneratori da parte di 21 produttori. Questi dati portano a 44 i nuovi modelli di turbine presentati negli ultimi due anni da 33 aziende.
Lassociazione delleolico europeo sottolinea anche limportanza rappresentata da un aumento dellattenzione delle banche private, dalle utility e dai fondi pensione verso il settore. Nel 2010, tra le istituzioni finanziarie più importanti, si è impegnata verso questo mercato la European Investment Bank (Eib) e sono stati chiusi accordi finanziari di particolare rilievo. LEwea prevede che la forte crescita delle installazioni di turbine off-shore continui anche nel 2011.
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