Secondo l’associazione artigiani e piccole imprese l’amministrazione centrale, invece, sempre negli stessi anni ha incrementato le entrate "solo" del 12,1% passando dai 303.990, 24 milioni di euro agli attuali 339.162 milioni. Il pil, sempre nello stesso periodo è cresciuto nel nostro Paese del 20%. Dati, ricordano dalla Cgia, che sono a prezzi costanti 2006, ovvero al netto dell’inflazione. "Sicuramente - commenta Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di Mestre - molte amministrazioni locali hanno calcato la mano e non sempre alle imposte pagate sono stati corrisposti dei servizi alla cittadinanza qualitativamente e quantitativamente accettabili. Tuttavia, va ricordato che negli ultimi anni soprattutto i Comuni - prosegue Bortolussi - hanno assunto un gran numero di nuove competenze e di nuove funzioni senza ricevere, in cambio, un corrispondente aumento dei trasferimenti. Anzi. La situazione dei nostri conti pubblici ha costretto lo Stato centrale a ridurli progressivamente creando non pochi problemi di bilancio a tante piccole realtà amministrative locali che si sono 'difese' aumentando le imposte locali".
Per invertire questa tendenza, "non ci sono dubbi", conclude Bortolussi, serve "accelerare il più possibile verso la direzione di un
vero federalismo fiscale che da un lato responsabilizzi maggiormente gli enti locali e dall’altro consenta a questi ultimi di trattenere sul loro territorio la gran parte delle risorse prodotte dalle economie locali".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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