Roma

Bordoni: «La pineta diventi parco nazionale»

Il presidente del XIII: «Solo così si gestirebbe al meglio un patrimonio che il mondo ci invidia»

«Gli incendi di queste ultime ore e le baraccopoli abusive che prolificano da anni all’interno del polmone verde di Castelfusano, hanno evidenziato ancora una volta le difficoltà del Comune di Roma nella gestione sostenibile dell’area verde. Per garantire più elevati standard di manutenzione e la piena vivibilità dell'area sarebbe utile superare sterili contrapposizioni ideologiche e sostenere il disegno di legge per la trasformazione della Riserva Statale in Parco Nazionale del Litorale Romano».
Così il presidente del XIII municipio Davide Bordoni è intervenuto all’indomani dell’ennesimo focolaio divampato nella pineta. «Solo così - prosegue - sarebbe possibile disporre delle risorse necessarie a valorizzare un patrimonio naturalistico che tutto il mondo ci invidia. L’esame della proposta di legge Istituzione del Parco Nazionale del Litorale Romano, primi firmatari i senatori Lucio Zappacosta e Ludovico Pace (An), è iniziato il 21 luglio 2005 presso la XIII Commissione territorio, ambiente, Beni ambientali del Senato e relatore della proposta è stato indicato il senatore Enrico Rizzi (Fi).
Ispiratrice del disegno di legge è l’associazione «Ambiente e/è Vita», che per prima due anni fa ha fatto la proposta e che a sostegno del progetto ha raccolto oltre 12mila firme di cittadini provvedendo ad inoltrarle al ministro dell’Ambiente Altero Matteoli». Secondo Bordoni questa soluzione «consentirebbe di acquisire maggiori finanziamenti per la manutenzione del territorio, trasferendo la responsabilità gestionale dell’area direttamente allo Stato, come già avviene per gli altri Parchi Nazionali. La disponibilità di adeguate risorse finanziarie consentirebbe infine di far fronte alle esigenze di vigilanza e controllo, di manutenzione del parco, di valorizzazione e promozione, di gestione faunistica, di educazione e promozione ambientale».

«La pineta di Castelfusano - conclude Bordoni - è un patrimonio naturalistico che appartiene a tutti i cittadini e le istituzioni, a ogni livello e ciascuna per i propri ambiti di competenza, hanno il dovere di mantenerla al meglio».

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