Oggi è il "giorno delle tre streghe": cos'è è perché è importante in Borsa

Durante il giorno delle tre streghe si verifica una concomitanza di scadenze e aumenti insoliti del volume degli scambi. In questa occasione pesa anche il tonfo delle borse

Oggi è il "giorno delle tre streghe": cos'è è perché è importante in Borsa
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Oggi, venerdì 16 dicembre, è il giorno delle "tre streghe". Durante questa giornata (in inglese Triple Witching Day) gli operatori lavorano con il freno a mano tirato, perché la parola d’ordine è cautela. Non è un evento aleatorio e imprevedibile, al contrario si verifica il terzo venerdì di ogni trimestre, quindi quattro volte l’anno. In ordine cronologico l’ultima occorrenza è stata a settembre, anche se di norma le “streghe” sono quattro.

Si tratta di una giornata di scadenze che coinvolgono più prodotti finanziari e che danno adito a speculazioni sul brevissimo periodo.

Il giorno delle tre streghe

È un giorno durante il quale impera la volatilità sui mercati, perché scadono diversi derivati, ossia i contratti future e le opzioni sugli indici azionari e le opzioni per le singole azioni. Negli ultimi 20 anni si è aggiunta anche la scadenza dei future sulle azioni, accumulando così un ulteriore tassello alle leggendarie tre streghe, facendole diventare quattro.

Gi operatori sono chiamati a decidere se rinnovare i contratti, il cosiddetto "rollare”, oppure lasciarli scadere e investire altrimenti. Tutto ciò fa impennare il numero degli scambi, generando anche prezzi al di sopra delle normali logiche esponendo così il fianco a speculazioni nell’immediato.

Da Wall Street al resto del mondo

La volatilità da Wall Street tende a propagarsi alle borse di tutto il globo, creando isterie negli equilibri tra domanda e offerta. Tuttavia, poiché si tratta di scambi effettuati nell’arco di poche ore, gli effetti non vanno a intaccare le operazioni su lungo termine che rimangono sotto l’egida delle regole economiche prettamente dette.

Va anche detto che il giorno delle tre streghe non segue una matrice ciclostilata, tant’è che gli effetti sono molto variabili e molto difficili da prevedere, resta però quell’alone di instabilità che crea incertezza e induce gli operatori finanziari a muoversi con i piedi di piombo.

Equilibri delicati

L’attuale giorno delle streghe cade in un momento particolarmente delicato, a ridosso immediato del tonfo di ieri che ha unito le sorti dei mercati globali, bersagliati dalle decisioni della Banca centrale europea (Bce).

Ieri Milano ha lasciato sul terreno il 3,45%, in linea con molti altri mercati europei. Il Dow Jones ha perso il 2,25% e il Nasdaq il 3,25%.

Quest’oggi non sembra essere l’occasione migliore affinché le borse rialzino la testa, come dimostrano i diversi indici – non soltanto europei – i quali, mentre scriviamo sono tutti in zona rossa.

Per avere un quadro più chiaro sarà necessario lasciarsi il fine settimana alle spalle e osservare l’andamento delle borse a mente fredda.

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