La Borsellino gela la Margherita

Il candidato Dl Latteri: «Possibile un ticket». La sorella del magistrato: «No, è prematuro»

Marianna Bartoccelli

da Roma

Quasi quasi saranno delle vere primarie, quelle che l’Unione farà in Sicilia in vista delle elezioni del governatore. I due candidati, alla comune conferenza stampa hanno subito rimarcato la loro differenza. Parla di programmi, di fabbrica delle idee in salsa siciliana, di devoluzione che in Sicilia porta emarginazione, Ferdinando Latteri, il candidato che la Margherita ha scelto contro tutti, Ds compreso. Rita Borsellino invece, la sorella del magistrato ucciso nel 1992, spiega il perché di una scelta che per lei significa «un servizio alla società» e racconta del momento nel quale, mentre parlava di legalità e antimafia a Firenze durante uno degli innumerevoli incontri a cui partecipa da presidente di Libera, ha deciso di rispondere alla richiesta di candidarsi come segnale di grande discontinuità. Il programma intende costruirlo con chi l’ha candidata, innanzitutto Rifondazione comunista, poi l’Arci e Leoluca Orlando. Sostenuta infine anche dal Ds, dall’Udeur, dallo Sdi e da altri partiti minori del centrosinistra. Una stretta di mano, un sorriso e i due candidati si lanciano adesso in una campagna elettorale che dovrà portare alla scelta di uno dei due per la grande battaglia contro Totò Cuffaro. Anche se sono in molti a mettere in dubbio la riconferma dell’attuale governatore alla presidenza della Regione, perché dentro la Cdl si diffonde sempre più l’ipotesi che, finite le elezioni politiche, Forza Italia non sarà disposta a rinunziare a quella poltrona. «Soprattutto se la controparte sarà la Borsellino e quindi vincere per il centrodestra potrebbe essere più facile», dicono molti forzisti. L’ipotesi infatti che Rita Borsellino vinca le primarie, considerate le tante adesioni ottenute a sinistra, non ultime la Cgil e la Lega delle cooperative, è quella dominante. Ma nel centrodestra si sostiene che questo renderà più facile una riconferma per un loro candidato.
La Margherita ha intanto ottenuto di fare slittare la data delle primarie al 4 dicembre. Sia per avere più tempo per fare conoscere Latteri, il cui ambito elettorale è soprattutto Catania, ma anche per vedere come finiscono le elezioni comunali di Messina, dove Raffaele Lombardo tenterà di impedire le elezioni del candidato della destra, Luigi Ragno di An, e di condizionare quello della sinistra, Francantonio Genovese, frapponendo una sua candidatura, Nunzio Romeo, esponente del mondo della Sanità messinese. L’ipotesi infatti che Lombardo decida di dare sostegno alla candidatura del centrosinistra se questa fosse Latteri è carezzata da molti della Margherita.
Dopo le tensioni a livello nazionale tra Ds e Margherita per il no dei diessini al candidato scelto e proposto dal partito di Rutelli, adesso si cerca di riportare tutto a un semplice confronto tra candidati della stessa area.

Lo stesso Latteri, nel corso della conferenza stampa di ieri ha parlato di ticket possibile tra i due «rivali temporanei» al momento dello scontro con la Cdl. Immediata la risposta della Borsellino: «È prematuro parlare di ticket, in questo momento contano le primarie».

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