Milano capitale incontrastata del bowling: solo in città e immediata periferia sono sette gli impianti per un totale di 126 piste dove rotolano sfere da otto chili alla conquista dellagognato strike. Enzo, 12 anni: «Amo questo gioco perché le bocce hanno colori fantastici». Kevin, 15 anni: «Le animazioni grafiche dei monitor che riportano i punteggi sono davvero divertenti, come quella del doppio strike che riproduce un gorilla malmenato da una boccia». Luca, 17 anni: «Mi piace perché qui si riesce a rimorchiare meglio che in discoteca e lambiente è più sano». Impressioni carpite al Bowling Loreto, in via Cavezzali: un grandissimo spazio con 20 piste oltre a calcetti, tavoli da biliardo, ping pong e videogiochi che simulano ogni sorta di avventura.
In effetti varcare lentrata di uno di questi locali equivale a un piacevole salto spazio-temporale: lambiente dei bowling milanesi è quello della provincia americana degli Anni Sessanta. Al Bowling Corvetto, in via Marco dAgrate, 23 si arriva scendendo le scale di un ampio seminterrato. Anche qui latmosfera è da centro polivalente del divertimento, dove i suoni dei videogiochi mischiati a quelli delle bocce che impattano sui birilli, producono un gradevole cocktail di baldoria controllata. Approdato dagli Usa negli Anni Sessanta, il bowling a Milano non è mai passato di moda. Un passatempo «vintage» che piace anche perché costa meno del cinema: i prezzi variano mediamente da tre a cinque euro a persona, secondo che si scelga di giocare di pomeriggio, la sera, o nelle giornate festive. Sulle piste trovi bambini, adolescenti, adulti ma anche squadre aziendali: Banca Intesa ha una sua formazione, così come le Ferrovie dello Stato, le Poste, lInps o lAmsa. Tutti a giocare con lo stesso impegno dei «professionali» che di solito si esercitano nelle prime due o tre piste che ogni impianto mette loro a disposizione.
«Il successo di questo sport - dice Rosalba Carrillo, 46 anni, istruttrice e presidente del Comitato provinciale Fisb (La Federazione italiana sport bowling associata al Coni) - consiste nel fatto che può essere praticato da tutti e a ogni età. Basta non avere lombalgie o problemi al ginocchio». Secondo gli appassionati, per imparare bastano costanza e capacità di concentrarsi anche nelle sale più chiassose: «Se il giocatore è nervoso - prosegue Rosalba Carrillo - la boccia va dove vuole lei e addio punti». Non per nulla è considerato dagli addetti ai lavori uno sport impegnativo, secondo solo al golf per le difficoltà e le variabili che presenta: la qualità del legno della pista, la sua oliatura, la superficie di gioco che cambia da impianto a impianto sono fattori in grado di condizionare pesantemente i risultati di una partita.
Ragazzini e frequentatori occasionali a parte, a Milano ci sono 22 club organizzati nella Fisb con oltre 1.100 tesserati che disputano gare a vari livelli. Tra i più forti è dobbligo citare i Cobra e i Black Eagles che tra i loro ranghi hanno campioni del presente e del passato come Triulci, Braghieri, Barbieri e Novelletto. Questultimo è stato capitano della Nazionale nel 1971 quando ai mondiali di Milwaukee, negli Usa ovvero nella tana del lupo, la squadra tricolore ottenne un clamoroso terzo posto.
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