A braccetto ecologia e voglia di sognare

Ben 700 espositori, 170 tra anteprime mondiali ed europee: i numeri dell’81º Salone Internazionale di Ginevra, che apre oggi al Palexpo, attestano l’importanza di una rassegna che offre un panorama completo dell’offerta e del futuro dell’auto. Tra city-car e limousine, supersportive e prototipi che affollano gli 80mila metri quadrati di esposizione, non si fa fatica a individuare un filo conduttore: l’ecologia, che la nuova impennata del prezzo del petrolio ha reso ancora più attuale.
L’elettrificazione parziale o totale è la strada scelta da diverse case per ridurre o addirittura azzerare consumi ed emissioni di Co2. Sull’ibrido punta ancora una volta Toyota, la pioniera di questo tipo di trazione, con il trapianto del modulo della Prius (due motori, benzina ed elettrico, che possono anche lavorare insieme) sul prototipo della nuova Yaris, siglato Hsd. Non sono da meno Volvo, con la V60 Plug-in Hybrid, familiare che può ricaricare le batterie alla spina, Audi con la versione ibrida della Q5, un Suv che abbina prestazioni elevate a bassi consumi, Porsche con la Panamera S Hybrid e Land Rover che al motore elettrico abbina un sobrio turbodiesel sul prototipo Range_e. La parata delle elettriche pure è aperta dalla Smart Forspeed, che anticipa l’evoluzione della gamma, e dalla Honda Ev concept, versione a corrente della Jazz. La sperimentazione nel campo delle auto a batterie non si ferma alle piccole: Nissan, che insieme con il partner Renault è in prima linea nello sviluppo di questo tipo di trazione, presenta come prototipo la sportiva Esflow, Bmw la Active E su base Serie 1 e Opel la versione definitiva della Ampera, mentre a sorpresa Rolls-Royce ha tirato fuori dal cilindro la 102Ex, concept su base Phantom. Una via più immediata al taglio dei consumi e delle emissioni, ma che necessita comunque di sforzi notevoli nello sviluppo delle tecnologie è quella del miglioramento dell’efficienza energetica. Con il downsizing, la riduzione di cilindrate, e in generale quella del peso, anche impiegando nuovi materiali. Ma senza rinunciare alle prestazioni.
Ne danno testimonianza, ai due estremi, la piccola Nissan Micra equipaggiata con il nuovo tre cilindri 1.2 turbo e la Lamborghini Aventador, attesa erede della Murciélago in fibra di carbonio. Quest’ultima, insieme con la rivoluzionaria Ferrari Ff a trazione integrale, guida la nutrita pattuglia di supersportive che al Palexpo ci restituiscono la voglia di sognare: ne fanno parte anche l’Aston Martin Virage coupé e cabrio, la Pagani Huayra, l’Infiniti Etherea e prototipi avveniristici come la Bmw ConnectedDrive, roadster che anticipa le forme di una scoperta basata sulla Serie 1. Altra regina del Salone è l’Alfa 4C Gta, prototipo di una coupé a 2 posti con motore centrale e trazione posteriore che potrebbe diventare uno dei frutti dell’alleanza tra Fiat e Chrysler, di cui a Ginevra si cominciano a vedere i risultati. Impressionano in particolare, per numero e importanza, le novità Lancia: oltre alla nuova Ypsilon interamente «fatta in casa», la nuova Thema e le concept della Flavia coupé e cabrio, basate sulle Chrysler 300 e 200, e la versione italianizzata della monovolume Grand Voyager. La vitalità dei marchi del gruppo Fiat è testimoniata anche dal crossover Freemont, derivato dalla Dodge Journey, dalle versioni by Gucci e Zagato della 500 e dalla Maserati GranCabrio Sport. Le novità sono molte pure gli stand delle case coreane (Kia con la nuova generazione della Picanto e della Rio e Hyundai con la berlina i40 e il coupé Veloster) e su quelli dei vari marchi del gruppo Volkswagen (Audi con il concept della nuova A3, Vw con la Golf Cabrio, l’Italdesign di Giugiaro con gli studi di stile Tex e Go!).

Ma protagoniste della rassegna sono anche la Mini Rocketman concept (lunga solo 3,3 metri), la nuova Mercedes Slk, le Citroën Ds4 e Metropolis, la Peugeot 308 con un nuovo volto, i prototipi di un crossover e di una monovolume Renault, la prefigurazione della piccola Mpv di Ford su base Fiesta e della futura Zafira di Opel, nonché l’atteso Suv che dovrebbe segnare la rinascita del marchio de Tomaso.

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