Braccio di ferro Tevez-Mancini per decidere il derby di mercato

Nella settimana del derby fa gioco a tutti un derby parallelo, ma l’affare Carlitos assume sempre più i contorni di un braccio di ferro fra l’argentino e il suo allenatore Roberto Mancini. Sarà uno di loro due ad abbassare la testa in questa storia perché la destinazione finale di Tevez, qualunque essa sia, vale la resa dei conti fra i due. Con Inter e Milan solo ostaggi che per restare in gioco continuano ad alzare la posta.
Mancini lo ha lasciato senza stipendio per un mese per essersi rifiutato di entrare in campo. Tevez ha minacciato di querelarlo per diffamazione, e solo l’intervento del suo agente Kia Joorabchian ha evitato l’assise. Ma adesso è uscita l’indiscrezione che il City avrebbe definito una nuova ghigliottina per Carlitos e il suo entourage, nel caso non dovessero accettare il trasferimento all’Inter. Mansur ha messo in moto il suo ufficio legale e il City chiederà l’arbitrato della Fa e poi della Fifa per porre fine alle vacanze di Tevez a spese loro sulle spiagge sudamericane. L’argentino manca da circa metà ottobre, ufficialmente da circa tre mesi in stato di stress psicofisico, con tanto di certificati di malattia destinati alla sede del City. Ci sarebbero gli estremi per la risoluzione del contratto che naturalmente al City non conviene perché farebbe il gioco di Tevez. E per altro non può impugnarla neppure il giocatore perché avendo già disputato almeno il 10 per cento delle partite del City, risulterebbe fuori per scelta tecnica e non per mobbing. Se venisse accolta la richiesta del City, Tevez resterebbe prigioniero al minimo salariale. Questo nel caso rifiutasse l’Inter, ma non perché è meglio, ma solo perché a Mancini proprio non va giù che Tevez lo batta a braccio di ferro.
Intanto però l’offerta dell’Inter è partita e giunta a destinazione. È trapelato che l’argentino avrebbe voluto immediatamente rispondere di aver già preso un impegno. A fermarlo ancora una volta è stato il suo procuratore Kia Joorabchian che ha dovuto convincere il suo assistito come non sia ancora il caso di forzare la mano schierandosi così apertamente. È noto che il desiderio di Carlitos è quello di giocare al fianco di Zlatan Ibrahimovic, ma Joorabchian lo ha consigliato di restare cauto e per rispetto alla richiesta dell’Inter lo ha invitato a considerare anche la proposta che arriva da Corso Vittorio Emanuele. E poi c’è dell’altro, sia in via Turati, sia nell’entourage di Tevez, ancora non esiste la netta convinzione che l’Inter stia facendo sul serio e la faccenda irrita ancora di più, insomma non è certo che lo scenario sia quello che appare in superficie.
Ma attorno si sta scatenando l’inferno, Pato sul mercato è solo un sintomo. Il Paris Saint Germain ha facsato un’offerta da 22 milioni, in Turati non l’hanno neppure presa in considerazione ma non perché il Papero sia incedibile ma solo perché la richiesta è almeno 40. Il procuratore Gilmar Veloz è atteso in questo fine settimana ma è impensabile che Adriano Galliani intenda parlare di questa situazione a poche ore dal derby, così come la faccenda relativa al rinnovo di Massimiliano Allegri che verrà scongelata successivamente all’ottavo Champions contro l’Arsenal.
Ci sono altri movimenti nella settimana del derby, tutti schiacciati dall’affare Tevez che sta condizionando il mercato di Milan e Inter. Moratti resta molto vigile sulle proposte che arrivano in sede, anche per Sneijder, Maicon e Milito, tutta gente che porterebbe tanti soldi, e intanto incassa una serie di notizie che non avrebbe voluto ricevere: «Lavezzi all’Inter è fantamercato - ha dichiarato l’agente Alejandro Mazzoni -. Lui è del Napoli con un contratto fino al 2015». Ammesso che sia mai arrivata una richiesta: «La società nerazzurra non mi ha mai contattato e neppure il Napoli ha mai ricevuto un’offerta». Ma il Pocho ha una clausola rescissoria di 31 milioni. Eden Hazard costa 40 milioni e Michel Vandamme, dirigente del Lilla, ha fatto sapere che piace anche all’Inter: «Ma ci vogliono cash e prima di giugno non parte». Il terzino del Lecce Djamel Mesbah è praticamente del Milan come il 32enne Cesare Natali della Fiorentina, entrambi in scadenza di contratto. Il Milan sta puntando Javier Mascherano, l’Inter il cileno Isla.

Il Barcellona ha ceduto l’esterno brasiliano Maxwell al Paris Saint-Germain. Gira la voce che il tedesco Alexander Merkel, al 50 per cento fra Genoa e Milan, potrebbe essere la carta decisiva per arrivare a Tevez. Di manicomio in manicomio.

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