da Milano
Ancora un rinvio. A sorpresa, ieri lAuthority brasiliana per le telecomunicazioni, lAnatel, ha deciso di non discutere il caso Telecom.
Una scelta che ha spiazzato tutti, dal momento che lanalisi del dossier sulle ricadute in Brasile dellingresso di Telefonica nella principale compagnia italiana, in particolare sulla costituzione di una posizione dominante nella telefonia cellulare, era stata annunciata soltanto martedì. La prossima riunione dellAnatel è prevista per il 5 settembre, anche se lagenda non è stata ancora fissata.
Formalmente, secondo il portavoce dellAnatel, il rinvio della discussione si è reso necessario per potere effettuare ulteriori approfondimenti sulloperazione. «È solo una decisione tecnica», assicura il portavoce. Tuttavia, fonti finanziarie specificano che, alla base del rinvio, vi è la decisione di permettere allindustriale messicano Carlos Slim, proprietario del terzo operatore mobile Claro, di leggere la documentazione aggiuntiva sulla costituzione dellaggregato composto da Vivo (controllata dagli spagnoli insieme a Portugal Telecom) e da Tim Brasil. Documentazione aggiuntiva che, allinizio, non era stata consegnata agli uomini del magnate messicano. Da Madrid, ambienti vicini al dossier definiscono il rinvio da parte di Anatel come una questione puramente «burocratica». Al di là delle valutazioni di Madrid, appare evidente che la decisione di Brasilia resta essenziale per il closing delloperazione Olimpia-Telco. Se Anatel non imporrà a Telefonica vincoli troppo onerosi per il mantenimento della sua presenza in Brasile, ci sarà, dietro il pagamento di 3,3 miliardi di euro, il trasferimento dell80% di Olimpia, la scatola finanziaria che contiene le azioni Telecom, da Pirelli alla nuova compagine, di cui fanno parte, oltre a Telefonica, anche Assicurazioni Generali, Intesa Sanpaolo, Mediobanca e la holding Sintonia dei Benetton.
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