Politica

Buche delle lettere verso la pensione Paese in rivolta contro l’effetto-email

Con posta elettronica ed sms 11 miliardi di missive in meno. Lo Us postal service rimuove le cassette ma la gente le rivuole

da Los Angeles

Rischiano di fare la fine delle tv a valvole: trasformate in pezzi da museo, in icone della memoria superate dal progresso. È il destino che attende le tradizionali cassette della posta in uso in tutti gli Stati Uniti. Dopo decenni di onorato servizio, le cassette, in genere di colore blu, stanno progressivamente andando in pensione. Ma le scatolette di metallo sostenute da un palo sono ormai parte del paesaggio e la loro sparizione non è passata inosservata. E qualcuno in California ha deciso di dare battaglia.
A Lakewood, una cittadina alle porte di Los Angeles, gli abitanti hanno vinto il braccio di ferro con il governo federale per riavere indietro una cassetta della posta che gli operai dello Us Postal Service avevano nottetempo fatto sparire dal marciapiede di un quartiere residenziale. La vicenda è finita sui quotidiani locali, che con tono divertito hanno messo in guardia il servizio postale nazionale dal dilagare dei comitati di salvaguardia delle buche delle lettere.
Ne sono nati un po’ dappertutto negli Usa, dal New Jersey alla Florida all’Oklahoma dopo che lo Us Postal Service è stato costretto ad ammettere, cifre alla mano, che e-mail e sms hanno sostituito la posta tradizionale facendo sì che le buche delle lettere vengano usate sempre meno come strumento per tenere in contatto un Paese vasto come gli Stati Uniti. Lettere e cartoline sono diminuite di ben 11 miliardi di unità dal 1998: le circa 300mila cassette per imbucare la corrispondenza sono troppe, uno spreco in termini di personale e costi di manutenzione.
Sradicare una cassetta della posta dalla strada di un quartiere in cui si trova da anni, tuttavia, può essere impresa tutt’altro che facile se i residenti della zona creano un comitato per la tutela delle buche delle lettere «in via d’estinzione», come è successo a Lakewood. «Non è solo una questione di funzionalità. La buca delle lettere è anche un luogo d'incontro per gli abitanti del quartiere», ha sostenuto Larry Benarth, 50 anni, che abita a due passi dalla cassetta postale «salvata». Lakewood, comunque, per ora resta un caso limite nella resistenza degli aficionados della posta tradizionale: negli Stati Uniti più di 42mila buche delle lettere sono state rimosse dal 1999 a oggi. Una vera e propria emorragia. Le cassette hanno subito tutte la stessa triste sorte: sono finite nella soffitta dei servizi superati dal nuovo che avanza. L’e-mail in campo postale ha già mandato in crisi il telegramma, mandato in pensione in febbraio dalla Western Union, mentre il timbro postale è stato sostituito da una traccia elettronica che manda su tutte le furie i filatelici perché rovina i francobolli.


La giovane America, però, è la terra dove qualsiasi cosa sia più vecchia di un cinquantennio è già un reperto storico e finisce dritta dentro un museo, e infatti al prestigioso Smithsonian's National Museum of American History di Washington hanno già pronta una teca che accoglierà un esemplare di cassetta postale, color azzurro scintillante e con l'aquila bianca stampata sopra, per istruire le nuove generazioni sul tempo che fu, sui «fossili» del suo recente passato.

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