Le buone sensazioni di Cavasin: «Siamo pronti»

Le buone sensazioni di Cavasin: «Siamo pronti»

Giornata di sole, Cavasin ottimista ma la tegola arriva intorno alle 15.30, quando Stefano Lucchini durante l'allenamento è costretto ad uscire per un problema muscolare. Il difensore difficilmente riuscirà a recuperare: Volta sarà spostato al centro, mentre uno tra Zauri e Martinez andrà a destra. Cavasin nonostante tutto si dice ottimista: «Ci sentiamo che possiamo vincere. Rispettiamo il Lecce, però cerchiamo il massimo. Anche perché prima o poi un gol lo facciamo».
In settimana in partitella le riserve hanno battuto i titolari. Brutto segnale? «Abbiamo lavorato bene, senza ansie e con tanta sostanza. Segnali ne ho avuti tanti, innanzitutto una condizione fisica più brillante, tanti giocatori che si sono messi in mostra, che sono entrati nei meccanismi del gioco con più sicurezza. Mi riferisco in special modo alle punte: sono tenute sotto osservazione, sentono l'evento e la possibilità maggiore di fare gol. Hanno dato segno di non voler sbagliare». Già, il problema del gol è ormai di lunga data, ma nonostante questo il tecnico, che giovedì aveva provato il tridente, ha deciso di abbandonare il 3-5-2 già sperimentato nei precedenti match: «Ho valutato questo tipo di possibilità ma non possiamo correre il rischio di sbilanciare la squadra. Partiremo con un modulo che garantisce maggior copertura ma a partita in corso possiamo optare per questa opportunità. Non sempre più attaccanti uno ha più gol fa. Guberti è in rampa di lancio, come tutti gli atri componenti del reparto avanzato, ma la squadra deve avere un suo equilibrio. Stiamo provando più sistemi di gioco, due li abbiamo già sperimentati nelle ultime tre partite, altri, se sarà il caso, li proveremo anche a gara in corso. Non in modo da adattarci al modulo dell'avversario, ma in modo da attaccare e offendere in maniera diversa». Il tecnico insomma dice di non essere preoccupato. Bluff o no pensa che la gara con il Lecce di domani sia assolutamente abbordabile: «Pensando a chi siamo, pensando al valore che abbiamo, pensando di giocare di fronte ai nostri tifosi. Credo che si possa arrivare alla partita senza troppe preoccupazioni e senza aver speso tante energie».
Ovviamente una grande spinta arriverà dai tifosi: sono più di cinquemila i biglietti staccati, più i diciottomila che hanno sottoscritto l'abbonamento: «Vedermi nel catino di Marassi, con la gente a sostenerci, è questo il pensiero che mi dà forza e la deve dare anche ai miei ragazzi. Mancano sette partite alla fine, non sarà quella della vita e nemmeno l'ultima spiaggia. Sarà molto importante perché affrontiamo in casa una diretta concorrente e abbiamo le possibilità di farla nostra». Cavasin promette intensità e carattere: «Vorremmo fare un tipo di partita, ma sappiamo che anche gli avversari vorranno farla.

Non mancherà l'aggressività, la densità dove c'è la palla, arriveranno momenti dove il gioco non sarà spettacolare. I giallorossi giocano molto sulle ripartenze e ci sarà spazio per tante situazioni di gioco. Spetterà a noi viverle nel miglior modo possibile, con una certa maturità che può fare la differenza».

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