Buongiorno Genova Buon vento caro Salone

di Antonio Risolo

Genova nel cuore. Quel cuore rosso, stampato sulle migliaia di t-shirt radunate in piazza De Ferrari per commemorare le vittime del ponte Morandi, è diventato il nuovo vessillo della città. Un hashtag per sempre. Alle 11,36 del 14 settembre Genova si è fermata. Silenzio, commozione e ancora rabbia e dolore. Lacerati dalle sirene delle navi ormeggiate in porto e dai rintocchi delle campane.

Questa mattina, a poco più di un mese dalla tragedia, Genova corre a salutare il suo 58° Salone Nautico, primo evento internazionale in città dopo il crollo del ponte maledetto.

Qualcuno aveva ipotizzato un Salone sottotono, dimesso, bandiere a mezz'asta. Cassandre smentite. Ieri pomeriggio, infatti, abbiamo percorso in lungo e in largo tutta l'area espositiva e, nonostante gli ultimi lavori ancora in corso, abbiamo visto il Salone più bello degli ultimi dieci anni: più barche, più aziende. Più tutto. È la risposta - e anche la scommessa - degli organizzatori che hanno triplicato impegno ed energie, un modo come un altro per onorare le vittime del 14 agosto scorso.

«La città è viva e orgogliosa - avevano sottolineato con forza il sindaco Marco Bucci e il governatore Giovanni Toti - e vuole ripartire proprio dal suo mare, dal suo Salone».

Non è facile. Genova ha bisogno di risposte, peraltro già arrivate pur tra mille contraddizioni, aspri contrasti, sciocchi distinguo e visioni politiche diverse. Risposte, tuttavia, che per il momento rimangono soltanto sulla carta, insieme con le buone intenzioni.

In questo momento il Salone rappresenta il propellente migliore per la ripartenza di Genova e della Liguria tutta. Ripartenza dell'economia locale e del turismo internazionale. Il Nautico ha il compito di riaccendere le luci sulla città violata, anche attraverso gli eventi collaterali che quest'anno sono numerosi e importanti più che mai. Con la morte nel cuore, Genova si è risvegliata dal terribile incubo e ha riscoperto la sua secolare tradizione di Repubblica Marinara: stesso orgoglio, stessa determinazione per affrontare la sua mission impossible. Il mare è la sua energia. Il mare scandisce i tempi della quotidianità, ritmi e abitudini: dal porto al commercio, dalle crociere alla cultura, all'arte. Dal mare i presupposti di un futuro migliore.

E allora sia #genovanelcuore per sempre.

Buongiorno Genova, buon vento caro Salone.

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