«Ce labbiamo fatta!». Esultanza vera, viva, quella che si respira dalle parti di piazzale Parenzo, a Staglieno dove la pubblica assistenza «Antonio Burlando» è riuscita a tenere i battenti aperti e a portare avanti il suo servizio per la cittadinanza della Val Bisagno. Superati i problemi economici che stavano per portare alla chiusura della Croce, oggi limperativo dei soci e dei militi è quello di riuscire a trovare nuove risorse, economiche ed umane, per far tornare il servizio ai livelli di qualche tempo fa.
Ad esultare più forte degli altri è il presidente Roberto Roncallo che per mesi ha lavorato insieme al consiglio di amministrazione per arrivare a risolvere i problemi economici che avevano costretto a sospendere tutte le attività: «Devo ringraziare personalmente Silvana Paladini, Fabio Giannetti, Christian Punzone e Bruna Garofoli che insieme alla segreteria hanno contribuito a questo successo tutto nostro». I problemi che avevano portato alla chiusura della pubblica assistenza riguardavano alcune cartelle Inail non pagate per un buco di bilancio pari a 215 mila euro. Un disavanzo incolmabile per una Onlus. Da qui lintervento de «Il Giornale» e di molte persone che hanno deciso di mobilitarsi per risolvere in maniera favorevole la situazione: «Dobbiamo ringraziare per la collaborazione, oltre al Giornale, il presidente della Provincia Alessandro Repetto, il consigliere regionale Gianni Plinio e lassessore Claudio Montaldo per la loro disponibilità nella risoluzione della controversia- ricorda Roncallo-. Ma il grazie più sentito va ad Equitalia che ci ha concesso di pagare con rate mensili da tremila euro».
Dal primo settembre lattività è ripresa ma a scarto ridotto. Degli otto mezzi a disposizione ne sono attivi solo cinque, due ambulanze e tre auto mediche perché non si riescono a reperire i soldi per pagare le assicurazioni. La Croce ha dovuto anche licenziare tre dipendenti per risanare le sue casse e ora è alla ricerca di volontari: «Lanceremo presto un corso di primo soccorso.
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