Bush prega ma sta già pensando al dopo-Sharon

Kofi Annan proccupato, Londra choccata. Gli auguri di Putin e la solidarietà di Chirac. Koizumi annulla la visita in Medio Oiente

Il mondo intero è schierato idealmente davanti alla stanza d’ospedale che, a Gerusalemme, ospita Sharon. C’è, da parte di tutti, simpatia umana ma anche preoccupata attenzione per le conseguenze politiche legate alle condizioni di salute dell’uomo politico israeliano. Anche il pontefice Benedetto XVI, si fa sapere dagli ambienti vaticani, si è raccolto in preghiera ed è in costante contatto con il Nunzio apostolico di Gerusalemme, monsignor Pietro Sambi.
A Washington, dove George W. Bush è informato minuto per minuto e prega assieme a lady Laura per Sharon, fonti vicine alla Casa Bianca hanno fatto sapere che le speranze di vedere l’uomo politico di nuovo sulla breccia sono molto labili e si pensa già al dopo-Sharon. «Laura e io condividiamo le preoccupazioni del popolo israeliano sulla salute del primo ministro Ariel Sharon e preghiamo per la sua guarigione - scrive Bush in un comunicato -. Il primo ministro Sharon è un coraggioso uomo di pace. A nome di tutti gli americani inviamo i nostri migliori auguri di speranza».
Da New York, il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, si è detto «molto preoccupato per lo stato di salute di Sharon» e, attraverso una dichiarazione diffusa dall’Onu, ha fatto sapere di seguire con attenzione le notizie da Gerusalemme.
Dal Giappone, il primo ministro Junichiro Koizumi, che in queste ore sarebbe dovuto partire per il Medio oriente, dopo le espressioni di auguri, si è detto «molto preoccupato per il processo di pace in quella zona del mondo» e ha annullato il viaggio.
In Europa, l’Ue manifesta pieno sostegno e solidarietà con Israele, senza nascondere la preoccupazione per la grave infermità che ha colpito Sharon in un momento molto delicato per il Medio Oriente. Solana, alto rappresentante per la politica estera europea, ha inviato un messaggio al premier facente funzione, Ehud Olmert, per assicurargli la solidarietà dell’Europa «che in questo momento offre il proprio completo sostegno». Analoghe sono le prese di posizione dei governi nazionali. Da Parigi, il presidente Chirac formula l’augurio che il primo ministro israeliano «superi la dolorosa prova che sta attraversando» e auspica che «proseguano le iniziative coraggiose avviate dal signor Sharon a cui l’intera comunità internazionale ha reso omaggio». Da Berlino, il cancelliere tedesco signora Angela Merkel, dopo aver espresso parole di speranza, ha inviato un messaggio di conforto alla famiglia e all’intero popolo israeliano. A Londra, il ministro degli Esteri, Jack Straw, parlando alla Bbc si è detto choccato da quanto accaduto aggiungendo che «comunque l’eredità di Sharon, uomo di grande coraggio e resistenza fisica, sarà duratura».

Anche da Mosca arrivano preoccupati auguri. Putin, che pure in passato non è mai stato in rapporti calorosi con Sharon ha espresso «una sincera e assoluta simpatia» facendogli anche pervenire auguri affettuosi tramite l’ambasciatore russo in Israele.

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