Manila Alfano
«Ho visto che eravamo ben organizzati e preparati al peggio. Adesso la priorità va alle operazioni di ricerca e di soccorso». Questo il commento del presidente americano George W. Bush, dalla base dellaeronautica militare di Rocky Mountain, a circa 1.600 chilometri di distanza da Beaumont, in Texas, prima cittadina colpita dal tifone.
Bush ha monitorato lavanzata e limpatto delluragano Rita dallinterno della base dalla U.S. Northen Command. «Il North Com è il principale ente che usa le risorse e truppe federali, coordinandosi con il governo locale e statale», ha detto il presidente. «Voglio osservare - ha continuato - come funzionano queste importanti relazioni perché ho bisogno di capire».
Bush ha parlato alla Nazione dal bunker delle Montagne Rocciose. È un presidente che ha la situazione sotto controllo, che segue passo dopo passo lavanzata di Rita da unaula dotata di otto maxi-schermi e di altre apparecchiature sofisticate. Da una «situation room», il presidente è stato costantemente aggiornato sullemergenza, e ha partecipato a un briefing con le autorità federali e militari. È stato informato dei danni provocati nella regione di confine tra il Texas e la Louisiana e ha commentato: «Sono soddisfatto della preparazione del governo federale e della capacià di rispondere allemergenza delluragano. Abbiamo squadre dellesercito impegnate sul posto che stanno cercando di valutare i danni e di intervenire immediatamente in soccorso ai residenti». Il presidente ha poi invitato le persone che sono state fatte sfollare a continuare a seguire gli ordini e le raccomandazioni delle autorità locali.
Per Bush, Rita è stata la rivincita su Katrina: doveva cancellare limmagine di inefficienza e di disorganizzazione. Contrastare le forti critiche a cui era stata sottoposta la sua Amministrazione per i ritardi e gli errori dopo luragano di fine agosto. Allora il presidente si era recato in Louisiana soltanto quattro giorni dopo il passaggio delluragano. Questa volta invece è presente, partecipa da uno degli avamposti più tecnologicamente avanzati e assicura: «State sicuri, non intralcerò i soccorsi con la mia presenza».
Durante il passaggio di Katrina uno dei maggiori problemi fu la difficoltà di comunicazione tra la Guardia Nazionale e le truppe impegnate nei luoghi del disastro. Ora invece il Northern Command ha fatto sapere che utilizzerà telefoni satellitari e radiotrasmittenti a lungo raggio per evitare intoppi. Venerdì un aereo militare U-2 ha effettuato un volo di ricognizione sulle zone interessate, durante il quale sono state scattate fotografie che serviranno in seguito per determinare lesatta entità dei danni dovuti alluragano e programmare eventuali aiuti da destinare alle aree colpite.
Ieri mattina, come tutti i sabati, il presidente ha diffuso il suo messaggio radio: «Le ultime tre settimane hanno messo a dura prova la nostra Nazione, ma hanno anche messo in risalto la nostra forza e la nostra capacità di resistenza». La nuova tempesta è meno distruttiva: il presidente e gli americani possono tirare un sospiro di sollievo.