Sotto i riflettori vip e attori, dietro le quinte, degrado e abbandono. A pochi giorni dallinaugurazione della seconda edizione della Festa internazionale del Cinema, in programma allAuditorium dal 18 al 27 ottobre, il Villaggio Olimpico sembra diviso in due. Dal lato di viale De Coubertin si possono vedere gli operai al lavoro per completare listallazione dei padiglioni, destinati a ospitare i centri di informazione, la biglietteria, i bar e i piccoli cinema-shop. Dallaltro, invece, a catturare lattenzione sono buche, avallamenti o dossi in strada e sui marciapiede, crepe e spaccature nellasfalto, segnaletica divelta o danneggiata, graffiti, rifiuti abbandonati, senza dimenticare linsediamento abusivo composto da più roulotte di rom.
Già lo scorso anno, proprio a pochi giorni dalla Festa, avevamo documentato le due realtà del Villaggio Olimpico, denunciando la disparità di trattamento, che dimenticava i residenti per concentrare gli sforzi sui servizi rivolti agli ospiti vip e agli spettatori. Tutto a fronte di una politica di promesse, ripetute negli anni, sui «prossimi» interventi di restyling dellarea. Lungi dallessere stato colmato, il divario, questanno, si è fatto ancora più profondo.
Si comincia dalle buche, che, presenti in gran quantità su strade e marciapiede - non segnalate - costringono a difficili slalom sia quattro e due ruote che pedoni. È protetta su tre lati da una transenna mobile, invece, una grande voragine nei giardini sotto il viadotto. Le protezioni, però, erano già state posizionate oltre un anno fa. Da allora lunico intervento è stato la sostituzione delle transenne stesse, danneggiate da acqua e tempo. Le aree verdi che caratterizzano la zona, nella quasi totalità dei casi, sono trasformate in sterrati. Piante selvatiche e erbacce crescono in abbondanza sullasfalto, sui piedistalli dei gruppi statuari e, perfino, sui cavi del telefono.
Ai disservizi comuni se ne sono aggiunti altri eccezionali, come la prostituzione. Allontanate anni fa dalla zona - in parte grazie alla costruzione dellAuditorium accompagnata dal potenziamento di controlli - le prostitute perlopiù giovani romene, ogni notte lavorano indisturbate nelle strade di accesso al Villaggio dal lato di Lungotevere, sfruttando la quotidiana mancanza di controlli e loscurità delle vie interne, dove, spesso si appartano con i clienti.
Il buio favorisce pure lattività di writers, responsabili dei numerosi graffiti e murales, e lalto numero di clochard e sbandati, che, quando cala la sera, utilizzano i giardini come dormitorio. A testimoniarne la presenza sono i molti rifiuti abbandonati in strada: stracci, coperte, cartoni, avanzi di cibo e, bottiglie vuote di birra e alcolici vari, e, in alcuni casi, mobili. Ai cumuli di sacchetti accatastati uno sullaltro e di immondizia sfusa, si aggiungono vere discariche a cielo aperto e, soprattutto, tra i palazzi. La prima sorge nellarea precedentemente occupata da un benzinaio, poco distante da quella in cui, ogni venerdì si tiene il mercato, appena riasfaltata. In unarea solo parzialmente transennata si trovano materiali edili, cavi rotti, bidoni, pezzi di legno.
Poco diverso lo scenario in uno dei giardini che fronteggiano il circolo sportivo. Qui si trovano addirittura pezzi di grondaia, tubi e lamiere. Una miglioria, rispetto allo scorso anno, sembra esserci. Le roulotte dei nomadi non sono più parcheggiate nelle strade ampie e visibili, ma sono state temporaneamente spostate in vie di minor passaggio allinterno del Villaggio stesso. Il Comune, stavolta, ha giocato danticipo: lo spostamento, infatti, era stato effettuato anche per la prima edizione del festival, ma quando questo era già iniziato.
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