A caccia dell’affare negli outlet

Effetto Epifania sulle promozioni di fine stagione. E così la spesa diventa più «ghiotta»

A caccia dell’affare negli outlet

I veri protagonisti della prima giornata di saldi a Roma sono stati i maxi shopping center. Dal fashion district Valmontone al centro Porta di Roma, dall’outlet di Castel Romano a Roma Est, dalla Romanina a Cinecittàdue tutti presi d’assalto, sin dalle prime ore del mattino, in un viavai proseguito, pressoché senza pause, fino alla chiusura dei negozi. Molti e diversi i fattori che hanno concorso a determinare un tale successo. A cominciare dalla Ztl che ha allontanato gran parte dei romani dal centro. Impossibile dedicarsi allo shopping scontato se, poi bisogna fare lunghe passeggiate per tornare alla macchina, con il peso di buste e pacchetti. Senza contare il prezzo della sosta che rischia di andare pesare sul bilancio dei saldi. Meglio allora, allontanarsi dalla città e rifugiarsi in quelle che ormai dai cultori del risparmio, sono ritenute delle isole felici: i centri commerciali. Dotati di ampi parcheggi, spazi e «viali» coperti - con la pioggia di ieri, vantaggio non da poco - punti ristoro per rifocillarsi durante il tour de force e, soprattutto, un’ampia selezione di marchi, per tutti i gusti e le tasche. Senza contare le proposte ad hoc, come quella dell’outlet Valmontone, che, da ieri, ha attivato uno speciale servizio navetta, con partenza, ogni sabato e domenica, dalla stazione Termini alle 10 e ritorno alle 16. Anche negli shopping center, però, ci sono state alcune sorprese. Malgrado le dimensioni «extra» delle strutture, non sono mancate lunghe code, addirittura, in taluni casi, per salire sulle scale mobili. Esauriti i posti nei parcheggi, con automobilisti che, al terzo o quarto giro, finivano per «inseguire» chi aveva già fatto acquisti, sperando di poterne occupare il posto auto. Non poche le delusioni di quanti, per risposta, ottenevano un cortese: «Porto le buste in macchina e torno dentro». Per continuare lo shopping. Da non sottovalutare, ovviamente, il fattore risparmio, che centri commerciali e outlet garantiscono già a prezzo pieno. D’altronde, bastava dare un’occhiata alle code davanti ai negozi e alle buste di chi ne usciva, per rendersi conto che a farla da padrone, ieri, sono stati i marchi già abitualmente ritenuti economici. A partire da Zara e H&M, dove era possibile fare acquisti «modaioli» a meno di dieci euro. Una tentazione pure per quei pochi - forse, pochissimi - usciti per dare un’occhiata, senza bisogni specifici. Mai come quest’anno, infatti, i romani a caccia di sconti hanno pianificato la propria strategia di spesa, tracciando una vera e propria mappa di negozi e oggetti. «Molte delle persone che ora acquistano - spiegano alcuni negozianti di Porta di Roma - erano venute già nei giorni precedenti a guardare e provare i capi. Così hanno potuto comprare senza perdere tempo tra file ai camerini e indecisioni dell’ultimo minuto».

E in materia di sconti, specie quelli griffati, riuscire ad accaparrarsi un capo ambito è, spesso, questione di secondi. Tra gli oggetti più venduti, complice l'Epifania, quelli per bambini. Ma anche molti «regali» di Natale, promessi sotto l’albero e acquistati in ritardo, per ottenere un dono d’effetto con il minimo della spesa.

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