Cronaca locale

Caccia, legge tormentata Oltre 1500 emendamenti

An: «L’opposizione fa un ostruzionismo propagandistico»

Caccia, legge tormentata Oltre 1500 emendamenti

Alessandro Ruta

Ancora nulla di fatto in Consiglio regionale a proposito del progetto di legge Beccalossi, che permetterà di cacciare alcune specie protette in deroga alle direttive europee. Il dibattito si prevede che continuerà almeno fino a domani per via degli oltre 1500 emendamenti presentati soprattutto dai rappresentanti dell’opposizione. Sono in particolare i Verdi e Rifondazione Comunista a contestare l’atteggiamento del Consiglio che, invece di «occuparsi di faccende ben più importanti, come terrorismo e crisi industriale si mette a discutere di peppole e fringuelli». L’opposizione si presenta alla votazione comunque spaccata: a favore del progetto di legge la Margherita, contrari Verdi e Rifondazione, mentre i Ds lasceranno «libertà di coscienza» ai propri rappresentanti.
Durissimo il commento di Alleanza Nazionale, favorevole alla legge perché «una volta per tutte ci saranno delle certezze per migliaia di appassionati». Il capogruppo, Roberto Alboni, ha pesantemente contestato l’atteggiamento dei Verdi, definendolo «un ostruzionismo propagandistico e fuori luogo». Da Forza Italia i commenti non si discostano più di tanto: «Non bisogna certo criminalizzare la caccia né i cacciatori perché fa parte della nostra storia e delle nostre tradizioni. Non c’è inoltre nessun contrasto, come sostiene qualcuno, tra la caccia e la tutela dell’ambiente. I cacciatori rispettano l’ambiente e i suoi equilibri», ha affermato Mariastella Gelmini, coordinatrice regionale di Forza Italia, che ha presentato con altri esponenti del partito due emendamenti e due ordini del giorno estensivi dell’attività venatoria. La Lega Nord chiede di «garantire le proroghe anche ad altre specie come chiedono i cacciatori e di rendere più elastico il calendario venatorio».


Unica voce fuori dal coro tra i rappresentanti della maggioranza è quella della consigliera Silvia Ferretto: «Preferisco ascoltare il canto dei fringuelli, delle allodole e dei passeri», ha affermato la Ferretto aprendo il suo intervento in Consiglio, «piuttosto che vederli infilzati negli spiedini accanto ai fegatini».

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