Cera chi sentiva puzza di bruciato perché la Juventus faceva tutti i gol in fuorigioco e così fregava gli arbitri, e chi era convinto che il presidente delegato Moggi per fare uno scherzone a un arbitro lo ha chiuso nel bagno. Inutile spiegare ai baby calciatori che Moggi non era un presidente, oppure che non era Giraudo ad andare in giro con le palline: comunque alle conclusioni ci sono arrivati a modo loro e ora pretendono che chi ha imbrogliato venga punito.
Uninchiesta vecchio stampo fra i campi di allenamento dei nostri giovanissimi calciatori, quelli veri che fanno il campionato e indossano le maglie con i numeri, ha rilevato un mondo dove la palla rotola ancora, è un gioco e gioco rimane: «Anche se ora qualcuno dovrà spiegare loro che il calcio guarirà - dice la psicopedagogista Lucia Todaro -. I bambini dagli adulti si aspettano sempre coerenza».
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