Caro Adani, ogni tanto prender fiato fa bene

Sui social impazzano le critiche sulle frasi a effetto di Lele Adani mentre commenta le partite dei Mondiali sulla Rai, specie quando si esalta per le giocate del suo idolo, Leo Messi

Caro Adani, ogni tanto prender fiato fa bene

Metto subito le cose in chiaro: Lele Adani mi piace come commentatore. Ne sa di calcio e trovo sia divertente sentirlo. Ovviamente è questione di gusti. A mio modo di vedere trasmette a pelle la sua passione per il pallone, non è "moscio" come molti altri ex campioni poi riciclatisi dietro lo schermo. Fatta questa premessa aggiungo che trovo anch'io esagerate alcune sue esternazioni fatte per esaltare le giocate di Leo Messi. E parlo del contenuto (le parole) oltre che del tono della voce.

Nell'ultima delle sue iperboli, nella partita Argentina-Australia valida per gli ottavi di finale, Adani ha innalzato il proprio idolo accanto a un mito (calcistico) assoluto. “Occhio a fare queste cose ai Mondiali che poi c’è uno alla sinistra del Barba lassù che si mette a ridere". Frase a effetto, divertente, ma chi potrebbe mai essere quell'uomo esperto di grandi giocate che si guarda i Mondiali dall'alto? Molti hanno pensato a Maradona, con la memoria che è andata subito al "gol del secolo" contro l'Inghilterra e le mirabolanti giocate contro il Belgio nei mondiali messicani del 1986.

Chi scrive per ragioni anagrafiche ha avuto la fortuna di gustarsi (in tv) quei Mondiali e, fatta la tara con il furto del secolo (il perfido gol di mano), Maradona con l'albiceleste ha fatto vedere cose che Messi finora non si è mai sognato. Ovviamente ogni epoca ha i propri campioni e ognuno è libero di scegliersi quelli da osannare, però attenzione, perché, come dicevano i nostri vecchi, "il troppo stroppia".

Sempre nella gara contro l'Australia Adani se n'è uscito con un paragone a dir poco irriverente. Una metafora, certo, però un tantino esagerata. Ecco cosa ha detto appena la Pulce ha sbloccato la partita: "Trasforma l’acqua in vino da quella posizione". E chi è che trasformava l'acqua in vino? Gesù Cristo, ovviamente. Poi Adani è tornato tra gli umani ed ha aggiunto: "L’abbiamo detto, mai lasciare libero Messi da quella posizione. Fantastico, il giocatore migliore del mondo. il calcio migliore che potete vedere sul pianeta Terra, eccolo qui, Lionel Messi".

Ma facciamo un passo indietro. Si gioca Argentina-Messico. L'Albiceleste soffre, e non poco, inchiodata sullo 0-0, che dopo la sconfitta con l'Arabia Saudita vorrebbe dire uscire di scena dai Mondiali. Al 64° ci pensa Messi a risolvere i guai. E Adani si mette letteralmente a gridare dal microfono della Rai: “Il sinistro migliore del mondo. Da Di Maria a Messi. Sempre Rosario, la città del calcio, dalla Bajada alla Perdriel, uno per l’altro Si sblocca la partita". Irrefrenabile, con il telecronista Stefano Bizzotto che, restando in silenzio, lo lascia sfogare, salvo poi ricordargli, sommessamente, che fino a quel momento della partita Messi aveva fatto poco o nulla.

I social network sono impazziti. Tanti, tantissimi i commenti negativi contro l'esagitato Adani. Pensate, ne hanno parlato anche in Argentina di questo italiano letteralmente impazzito (loco) per Messi.

Se Adani dovesse mai finire su questo articolo e leggerlo fino in fondo, gli vorremmo dire una cosa: caro Lele, continua così, mantieni vivi e divertenti i tuoi commenti, mettici sempre la tua grinta e il tuo amore sanguigno per il pallone.

Ogni tanto, però, ricordati che non è necessario impennare sempre come facevano una volta quei ragazzacci coi motorini truccati e le marmitte Cobra montate sui Ciao o i Bravo. Si può anche sfrecciare tranquilli e sereni con le due ruote ben piantate sull'asfalto. Perché le impennate saranno anche belle ma, poi, si rischia di farsi male.

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