Fiorentina, via Pioli, che rifiuta ogni accordo: ecco chi lo sostituirà sulla panchina dei viola

La sconfitta casalinga col Lecce è stata il punto di non ritorno: Commisso ha tentato invano di arrivare a una risoluzione consensuale del contratto

Fiorentina, via Pioli, che rifiuta ogni accordo: ecco chi lo sostituirà sulla panchina dei viola
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La notizia era già nell'aria e si sapeva che il match casalingo col Lecce, perso in modo clamoroso, sarebbe stata per lui l'ultima spiaggia: anche se manca ancora la comunicazione ufficiale, Stefano Pioli non siederà più sulla panchina della Fiorentina.

La Viola è stata protagonista del peggior avvio di stagione della sua storia, e naviga al momento in acque pericolose, trovandosi al penultimo posto della Serie A con soli 4 punti (1 in più del fanalino di coda Genoa, che ha comunque al momento una partita in meno), frutto di 4 pareggi e ben 6 sconfitte in 10 match: 7 i gol fatti e ben 16 quelli subiti, davvero troppo per una società partita con ben altre ambizioni.

Col Lecce tutti si aspettavano un riscatto che non è arrivato, e uscire con 0 punti nel confronto casalingo contro i giallorossi ha portato i tifosi, e non solo, a chiedere alla società un cambio di marcia, a partire dall'inevitabile sostituzione dell'attuale mister sulla panchina. Si sarebbe mosso addirittura Rocco Commisso per gestire questa situazione inattesa, ma ogni tentativo di conciliazione fatto con l'ex allenatore del Milan sarebbe andato a vuoto: Pioli avrebbe rifiutato di dare le dimissioni, respingendo le proposte di risoluzione contrattuale.

Il presidente, esasperato, avrebbe quindi deciso di sollevare il tecnico dal proprio incarico, cosa che lo costringerà, a meno che Pioli non trovi un'altra destinazione, a pagare i circa 3 milioni di euro netti all'anno fino alla scadenza del 2028. Ma perché tanta ostinazione? A quanto pare per il tecnico sarebbero a rischio anche i guadagni fatti sulla panchina dell'Al-Nassr: l'accordo fiscale siglato con la Viola consentiva a Pioli di evitare il pagamento totale delle imposte in Italia dei redditi percepiti a Riad durante il 2025 negli ultimi 6 mesi di contratto. Se tale vincolo dovesse saltare l'allenatore perderebbe questa copertura fiscale, e si parla di una cifra intorno ai 5 milioni. Ecco, probabilmente, un altro motivo oltre a quello sportivo che lo avrebbe spinto a rifiutare la trattativa con Commisso: l'alternativa è rimanere a libro paga della Fiorentina o ottenere una buonuscita congrua.

Ma adesso cosa accade ai Viola? Di certo c'è che la ricerca al sostituto è già scattata e la sua identità potrebbe essere rivelata nelle prossime ore: le prime voci circolate a Firenze parlavano di due nomi caldi, ovvero il ritorno di Raffaele Palladino, ancora sotto contratto, o l'arrivo di Paolo Vanoli. Commisso, tuttavia, avrebbe il sogno di portare nella città gigliata Thiago Motta, che potrebbe rilanciarsi dopo l'esperienza negativa sulla panchina della Juventus, ma anche Daniele De Rossi sembrerebbe un nome interessante per il patron italo-americano.

In attesa di effettuare la scelta definitiva, per le prossime due partite prima della sosta Nazionali prevista per il periodo 10-18

novembre, ovvero la trasferta col Mainz in Conference League di giovedì 6 e il delicato scontro diretto col Genoa di domenica 9, dovrebbe essere l'allenatore della Primavera Daniele Galloppa a guidare i Viola.

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