Calcio

L’Inter fallisce il sorpasso al Meazza: con la Real Sociedad finisce 0-0

Nonostante una buona prova, l'organizzazione dei baschi frustra la voglia dell'Inter di portarsi a casa il primo posto nel girone D. Il pareggio a reti bianche costringerà i nerazzurri ad un sorteggio più complicato

L’Inter fallisce il sorpasso al Meazza: con la Real Sociedad finisce 0-0
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Doveva essere la sfida principe del gruppo D di Champions League, con due squadre pronte a giocarsi a viso aperto il primo posto. La sfida tra Inter e Real Sociedad è stata invece molto tattica ed ha offerto poche emozioni ai settantamila del Meazza. Né il gran possesso palla dei baschi, né i contropiedi nel secondo tempo dei nerazzurri sono stati sufficienti a rompere il grande equilibrio. L’undici di Imanol si conferma una squadra solida, tecnica e difficile da sorprendere in difesa. Il pareggio vale quindi il primo posto nel girone per il congiunto spagnolo ed un sorteggio decisamente più complicato per l’Inter lunedì 18 dicembre a Nyon.

Le scelte dei tecnici

Come fatto intuire durante l’allenamento di lunedì, Simone Inzaghi decide di cambiare qualche pezzo dalla formazione che ha travolto l’Udinese sabato sera. Darmian torna in difesa assieme a Carlos Augusto, dando un turno di riposo a Bisseck e Bastoni. A centrocampo, a parte la titolarità di Frattesi, tenuto a riposo contro i friulani, ma c’è anche spazio per il ritorno di Mkhitaryan al centro e di Cuadrado sulla fascia. Il cambio più rumoroso è quello in attacco, dove il capitano nerazzurro Lautaro Martinez si sistema in panchina per dare la maglia da titolare ad Alexis Sanchez, il cui compito sarà quello di alimentare la vena realizzativa di Marcus Thuram.

Inzaghi Inter Real Sociedad

Il tecnico basco Imanol Alguacil aveva fatto poca pretattica ma, anche in questo caso, c’è qualche cambio rispetto alle previsioni della vigilia. In difesa torna dopo la squalifica in campionato il francese Le Normand mentre Zubeldia, dato non al meglio negli ultimi giorni, parte comunque dal primo minuto accanto a Traorè e Munoz, preferito a Tierney. In porta confermato Remiro come la coppia sulla mediana Merino-Zubimendi: occhio poi alle fasce, dove Zakharyan e il fenomeno giapponese Kubo spingeranno parecchio. Fa una certa impressione lo schema della Real: invece del previsto 4-3-3, Imanol sembra aver schierato un 4-4-2 dove saranno l’ex romanista Sadiq, alla prima da titolare ed Oyarzabal a provare a minacciare la porta di Sommer.

Possesso Real, pochissime occasioni

La Real Sociedad parte subito senza timori referenziali e pressa alto, cercando di complicare l’uscita palla dei nerazzurri. L’undici di Imanol si conosce a memoria e certo non sembra impressionata dal ruggito dei settantamila di San Siro, giostrando bene il pallone a centrocampo ed aggredendo sistematicamente il portatore di palla dell’Inter. Visto che il fischietto svizzero Schärer fa giocare parecchio, partita piuttosto fisica, giocata a ritmi tutto sommato gestibili e dal solito fraseggio a centrocampo prolungato. Kubo opera principalmente dalla destra ma le triangolazioni coi compagni non trovano corridoi buoni nell’affollata area nerazzurra. La Real Sociedad alterna tentativi di addormentare la partita con accelerazioni brucianti ma ad essere più pericolose sono le ripartenze dei padroni di casa. Nonostante l’80% di possesso palla, l’undici basco non riesce a mai ad impensierire la porta di Sommer. Inizio di partita comunque complicato per l’Inter, che fatica tantissimo ad esprimere il suo gioco. Sulla prima palla recuperata da Calhanoglu, Zubeldia è costretto ad usare le maniere forti per fermare Thuram e si becca un giallo che potrebbe limitare molto nel resto della partita il centrale basco.

Frattesi Inter Real Sociedad

Nonostante qualche tentativo di pressing, la difesa basca è ordinata e giostra bene il pallone, mettendo gli avanti interisti spesso e volentieri in fuorigioco. Gli ospiti continuano con il solito, noiosetto giro palla a centrocampo ma l’Inter non riesce a trovare il modo di riconquistare palloni a centrocampo e scatenare il contropiede. Con la Real Sociedad così alta, Thuram è costretto ad arretrare per cercare fortuna, senza molta fortuna: vedi sopra per i rari tentativi di spezzare l’ipnotico fraseggio degli ospiti, che sembrano avere tutta l’intenzione di tenere i ritmi bassi. La prima ripartenza interessante dell’Inter arriva al 35’, quando Thuram s’invola sulla sinistra, scambia con Carlos Augusto che mette un buon cross al centro. Mkhitaryan ci arriva ma non riesce a schiacciare di testa il pallone.

Un paio di minuti dopo l’Inter va ancora più vicina al vantaggio: corsa al centro di Thuram, rimpallo che favorisce Alexis Sanchez. Il tiro del cileno è ribattuto ma lui riesce comunque a far arrivare il pallone a Mkhitaryan: tiro respinto e gioco bloccato dall’arbitro ma è forse la migliore azione dell’Inter. Negli ultimi cinque minuti, un paio di mezze occasioni da calcio piazzato per i baschi ma Sommer rimane comunque inoperoso. I nerazzurri, però, ripartono in maniera più efficace e mettono il primo tiro in porta al 44’ con Dimarco, bloccato a terra da Remiro. Si va negli spogliatoi sullo 0-0 ma con un Inter che è sembrata in grado di trovare nel finale il bandolo della matassa.

Inter vogliosa ma poco precisa

Al rientro dagli spogliatoi nessun cambio ma un atteggiamento ancora più propositivo da parte dell’Inter, che alza la pressione sulla difesa ospite. L’undici di Inzaghi è decisamente aggressivo e per poco non trova il vantaggio su una rimessa di Merino, intercettata da Mkhitaryan e girata verso Thuram. Il piano partita dei ragazzi di Imanol è sempre lo stesso: tenere i ritmi bassi, controllare il pallone e puntare sulla classe e velocità di Kubo per creare grattacapi alla difesa nerazzurra. Dopo una decina di minuti di sofferenza, la Real Sociedad riesce ad alzare il baricentro e costringe ad arretrare l’Inter ma i nerazzurri reggono senza troppi problemi l’impatto. Visto il grande equilibrio in campo, i due tecnici iniziano a preparare le rispettive mosse per portarsi a casa i tre punti che vorrebbero dire primo posto in classifica. Imanol toglie l’inconsistente Sadiq per rafforzare la mediana inserendo il classe 2002 Turrientes, con Zakharyan che si sposta sulla sinistra. La maggiore tecnica dell’under 21 spagnolo sembra ravvivare il palleggio dei baschi, tanto da spingere Inzaghi a fare le sue mosse: fuori Sanchez per Lautaro Martinez, Mkhitaryan per Barella e Thuram per Arnautovich.

Thuram Inter Real Sociedad

Le mosse sembrano avere effetto, con i baschi che riescono per la prima volta a costringere Sommer ad una parata su un colpo ravvicinato di Oyarzabal, peraltro quasi tirato giù da Cuadrado. Sul rovesciamento di fronte lancio interessante che Lautaro Martinez controlla benissimo: il campione del mondo non riesce a tenere basso il potente tiro ma il guardialinee aveva alzato comunque la bandierina. Ci vuole qualche minuto per capire come si evolverà la situazione tattica negli ultimi 20 minuti e se l’Inter riuscirà a dare la spallata buona per portarsi a casa il primato del girone. Con le squadre un po’ allungate c’è più spazio per le rispettive ripartenze ma la gara rimane comunque estremamente equilibrata. L’episodio che potrebbe cambiare la partita arriva al 73’, quando Calhanoglu sembra stendere in piena area il guizzante Kubo. L’arbitro indica subito il dischetto, scatenando le reazioni furenti dei difensori interisti: richiamato al monitor, si accorge che il giapponese si era lasciato cadere e lo ammonisce per simulazione. Inzaghi richiama Dimarco che, come al solito, ha speso molto per dare una ventina di minuti a Bastoni per poi giocarsi l’ultima carta cambiando Calhanoglu per Asllani, ma la gara non riesce ancora a trovare la svolta.

Inzaghi 2 Inter Real Sociedad

Imanol risponde a pochi minuti dal triplice fischio richiamando Munoz e Kubo per dare spazio a Tierney e Fernandez ma la gara sembra incamminarsi verso un pareggio tutto sommato giusto visto quanto hanno prodotto le due squadre nel corso dei 90 minuti. Nei sei minuti di recupero concessi dall’arbitro, l’Inter si rovescia in avanti, cercando di segnare quel gol che varrebbe un sorteggio meno problematico lunedì prossimo ma lo fa con una certa frenesia, senza la lucidità e la grande sicurezza vista tante volte in campionato. Nel finale c’è anche spazio per la migliore occasione dell’Inter, capitata ancora sui piedi di Lautaro Martinez, che si ritrova un pallone invitante sulla spizzata dal centro ma in posizione estremamente defilata. Il Toro lascia partire un bel tiro che sorvola di non molto la traversa. Alla fine il triplice fischio saluta la prova senza troppe sbavature dei baschi e lascia un po' di amaro in bocca ai padroni di casa.

Il tabellino

INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Carlos Augusto; Cuadrado, Frattesi, Calhanoglu, Mkhitaryan (64’ Barella), Dimarco (77’ Bastoni); Thuram (65’ Arnautovich), Sanchez (64’ Martinez). Allenatore: Simone Inzaghi

REAL SOCIEDAD (4-4-2): Remiro; Traoré, Zubeldia (76’ Elostondo), Le Normand, Munoz (86’ Tierney); Kubo (86’ Fernandez), Zubimendi, Mikel Merino, Zakharyan (76’ Magunacelaya); Sadiq (60’ Turrientes), Oyarzabal. Allenatore: Imanol Alguacil

Marcatori: n/a

Ammoniti: 20’ Zubeldia (RS), 43’ Zakharyan (RS), 73’ Martinez (I), 75’ Kubo (RS), 84’ Elustondo (RS)

Espulsi: n/a

Arbitro: Sandro Schärer (Svizzera)

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