"Non riusciamo a toccare gli stipendi": resta il mistero sulla carta Juve-CR7

Cristiano Ronaldo non avrebbe firmato il documento che gli garantirebbe i 19,9 milioni di euro non ancora pagati dalla Juventus ma avrebbe affidato il tutto ai suoi commercialisti di fiducia

"Non riusciamo a toccare gli stipendi": resta il mistero sulla carta Juve-CR7

Il "mistero" che gira attorno alla carta Cristiano Ronaldo (o alle tre carte per essere più precisi) resta ancora irrisolto. Nell'ambito del'inchiesta aperta nei confronti della Juventus, emergono nuovi particolari sui 19,9 milioni di euro che spetterebbero al fuoriclasse di Funchal. Secondo quanto evidenziato dai pubblici ministeri, infatti, l'ex attaccante di Real Madrid e Manchester United potrebbe esigere il pagamento di quegli stipendi arretrati mostrando appunto questa carta privata e segreta stilata con la dirigenza del club bianconero.

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, però, CR7 non avrebbe firmato quell'accordo che sarebbe stato invece vidimato da un dirigente bianconeroo. Il calciatore potrebbe non aver apposto la propria firma su quella carta privata, affidandola ai suoi commercialisti a garanzia delle pendenze che vanta nei confronti della Juventus.

Il ruolo di Mendes

Emergono numerose nuove intercettazioni in merito e, in una di queste, Cesare Gabasio, capo dell'ufficio legale del club bianconero, si rivolgerebbe così al ds Federico Cherubini in merito alla querelle CR7: "Quella carta lì che, quella carta famosa che non deve esistere teoricamente, no? quindi sai se salta fuori, ci saltan alla gola tutto sul bilancio i revisori e tutto poi magari dobbiamo fare una transazione finta. Non arriverei all'estremo, di fare causa perché poi quella carta lì che devono tirar fuori non è che ci aiuti tanto a noi nel nostro bilancio".

In un'altra intercettazione emergerebbero anche le difficoltà della Juventus a trattare con il procuratore del lusitano, il potente Jorge Mendes, con cui ci sarebbero anche in ballo pendeze per 6,7 milioni di euro, nei giorni del passaggio di del giocatore al Manchester United.

L'allora amministratore delegato Maurizio Arrivabene, parlando con l'ex presidente Andrea Agnelli, disse: "Abbiamo valutato bene tutti i numeri, anche perché ci sono i pregressi dei suoi stipendi maturati col Covid-19, stiamo definendo il meccanismo per fare la nostra controfferta allo United, la controfferta è lasciare il fisso e aumentare la parte dei bonus visto che i pregressi di Ronaldo. Ci abbiam provato in tutti i modi con Jorge, ma non riusciamo a toccargli gli stipendi".

La rinuncia della Procura

Secondo quanto riportato da Sportmediaset, inoltre, la Procura di Torino ha rinunciato alle misure verso la Juventus, sia per quanto riguarda la società che le persone fisiche.

Il 21 dicembre era stata calendarizzata l'udienza di camera di consiglio per discutere l'appello dei pubblici ministeri avverso all'ordinanza del Gip del Tribunale di Torino sulla richiesta dei magistrati di misure cautelari, tra cui il sequestro preventivo nei confronti della Juventus di circa 437mila euro, in relazione al presunto reato di dichiarazione fiscale fraudolenta.

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