In campo per ricordare Quattrocchi

In campo per ricordare Quattrocchi

Stefania Antonetti

Calcio d'inizio ieri sera per onorare la memoria di Fabrizio Quattrocchi, nel primo trofeo provinciale organizzato dall'associazione polisportiva «Mediterraneo» ed esclusivamente dedicato alla medaglia d'oro al valore civile. Ma questa volta senza perplessità e contrarietà. Un gesto semplice ma importante che non dimentica ma celebra un uomo che dello sport ha fatto una ragione di vita.
«L'evento sportivo che ha preso piede ieri sera nel nuovo campo di Capesi nel comune di Cogoleto rappresenta così un primo e significativo atto che intende onorare un cittadino della nostra città che, dinanzi alla morte, ha saputo gettare in faccia ai propri carnefici l'orgoglio di essere italiano - dichiara Aldo Praticò, presidente dell'associazione Mediterraneo -. Ma anche una risposta chiara a quanti in questi anni hanno con le loro obiezioni e divisioni di giudizio rallentato e impedito ogni equo riconoscimento istituzionale».
E allora dinanzi a istituzioni che, ancora una volta, si mostrano dubbiose e ostili a qualsiasi identificazione verso chi lavora o ha lavorato per difendere democrazie minacciate dalla dittatura, Genova risponde con una partecipazione massiccia e consapevole e soprattutto sportiva. A celebrare l'eroe caduto ci sono infatti ventidue squadre dilettantistiche-amatoriali suddivise in due gironi da 11. E come impone la legge del calcio passeranno soltanto sei delle squadre di ogni girone con relativi play-off, e premiazione delle prime quattro squadre finalaliste. Il trofeo verrà assegnato poi nei primi giorni di luglio.
A fare da madrina ci sarà Graziella Quattrocchi, sorella di Fabrizio, che da tempo ormai «raccoglie» l'affetto e la solidarietà di milioni di italiani.
«Mi riempie di gioia sapere che a Fabrizio la sua città dedica un evento sportivo. Lui era una persona vitale e lo sport gli rende davvero giustizia - dichiara Graziella -. Non intendo aprire alcun genere di polemica, ma sento di dover ringraziare chi per primo si sta preoccupando qui a Genova di conservare la memoria di mio fratello. Altre città come è noto hanno già inaugurato centri sportivi, città come Roma, Trieste, Napoli e Firenze dedicheranno a Fabrizio una via o un parco, mentre Reggio Calabria ha deciso che una spianata porterà il nome di mio fratello. Senza dimenticare poi le borse di studio e il premio Faber. Il prossimo 13 maggio sarò a Malta per consegnare tre medaglie d'oro, tra cui una destinata al sovrano di Montenegro».
Per non dimenticare poi, Graziella ha aperto da dieci giorni un sito ufficiale dedicato a Fabrizio (www.fabrizioquattrocchi.it) per conservare le migliaia di contatti che quotidianamente la stessa famiglia riceve.

Tale sito precede, sempre per volontà di Graziella, l'apertura di un'associazione sportiva culturale denominata «Associazione Fabrizio Quattrocchi», che ha come obiettivo quello di favorire attività culturali, sportive e ricreative al fine di promuovere e sviluppare principi di solidarietà e difesa dei diritti e delle libertà civili, in modo particolare dei bambini.
«Un progetto - conclude Graziella - che lo stesso Fabrizio ha sempre sognato di realizzare».

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