Adesso tutti con lui: Roberto Mancini, padre di tutti i suoi estimatori, sir Alex Fergusson ed anche Fabio Capello, nel doppio ruolo di ct inglese e allenatore figlio del calcio italiano. Balotelli ha fatto gol. Non solo quei due segnati al Manchester United, che vanno ad aggiungersi a tanti altri, fin da quando aveva 17 anni. «Balotelli non è più quello di qualche tempo fa». Ne è convinto Capello, dopo le ottime prestazioni di Supermario con il City. Ieri l'attaccante ha realizzato una doppietta nel derby vinto per 6-1 contro lo United. «Ora Mario accetta le decisioni arbitrali, si è messo al servizio della squadra e va dato merito a Mancini che lo ha voluto tenere dopo aver letto cose terribili su di lui, perchè i tabloid inglesi non scherzano affatto quando devono prendere di mira qualcuno che viene da un altro paese», osserva Capello.
E i complimenti non si limitano a gol e successo. «È un giocatore dalla classe immensa che può fare la fortuna di un allenatore, purchè abbia la voglia di mettersi al servizio di tutti e che sia presente sia durante le partite che negli allenamenti», sottolinea ancora il ct dell'Inghilterra. Buon per l'Italia, Mario crede nella maglia azzurra. E Prandelli è pronto a dargli un posto, basta che si comporti bene. Capello dice la sua anche sullo stato di salute del calcio italiano. «Vedo un livellamento verso l'alto, le squadre giocano un calcio con una mentalità diversa rispetto al passato. Il campionato italiano è più equilibrato rispetto a quello spagnolo, dove due squadre dominano, e al campionato inglese che in questo momento vede quattro squadre molto superiori a tutte le altre».
In Italia resta il problema stadi: «Stiamo migliorando tecnicamente e tatticamente, ma vedere gli stadi mezzi vuoti è triste», dice Capello. «La gente all'estero mi chiede cosa sta succedendo in Italia, non avrei mai pensato che la risposta di Torino fosse così forte», prosegue alludendo al nuovo stadio della Juventus. Bisogna seguire l'esempio dell'Inghilterra: «Non servono stadi da 80mila posti, in Inghilterra ci sono impianti da 30-40mila persone al massimo. Questo deve essere l'obiettivo italiano». A proposito di voci italiane e dintorni, Capello smentisce di avere ricevuto un'offerta faraonica dal Qatar: «Prima era venuta fuori una squadra russa, ora il Qatar. Se fossero vere alcune di queste offerte....Torno in Italia? Come turista e come cittadino, da allenatore no».
La speranza è di chiudere bene la sua avventura sulla panchina della nazionale inglese: «Speriamo che sia l'Inghilterra che l'Italia arrivino in alto agli Europei.
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