da Roma
«Se Capello dice che per venire a Roma quando, per esempio, deve andare dal dentista ha bisogno della Digos, gli consiglio di cambiarlo perchè è evidente che è un cattivo dentista». Lo ha detto il presidente della Provincia di Roma Enrico Gasbarra, riferendosi alle dichiarazioni dei giorni scorsi del tecnico juventino. La battuta è splendida, il significato più lato è ambiguo: Fabio Capello aveva a più riprese riferito il disagio del ritorno nella capitale, lasciata in modo traumatico dopo i trionfi, lo scudetto, le frizioni con Totti. Lallenatore della Juventus esterna un imbarazzo, niente di grave, ma qualcosa da non sottovalutare. E rintuzzarlo con una battuta è reazione populista.
Dello stesso tenore il prefetto della capitale, Achille Serra, punto sul vivo dallallarme sociale del tecnico. Serra non si fa pregare e risponde: «Forse Capello non si è accorto del grande amore che questa città gli ha dato. Roma accoglie tutti, ama tutti e non ce l'ha con nessuno; in particolare ama i grandi gesti - ha detto - e comunque Capello è bene accolto in questa città».
«Non giova, secondo me, questa polemica sollevata da Capello nel momento in cui la tifoseria l'aveva sopita». È quanto sottolinea il prefetto. Se Capello non si sente sicuro, lui non si sente sereno nel leggerlo, nel sentirselo ripetere sui giornali. Serra, alto funzionario esperto e sensibile, replica pacatamente.
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