Questi inglesi. La mascella da capitano delle Giubbe rosse che Capello indossa abitualmente li ha messi subito di buon umore. Hanno pensato che dopo Steve McClaren, il più fallimentare dei ct mai avuti in dotazione, litaliano sia finalmente il mastino che terrà lontane le tentazioni dai prati del loro football. Perché gli inglesi sono fatti così, non pensano che i loro calciatori siano scarsi, credono invece che le signore del regno siano troppo scaltre e così immaginano già le contromosse dellitaliano. Gonne sotto il ginocchio, poco trucco sui volti delle segretarie della Football Association e terzi tempi più castigati, ecco cosa scatena lavvento del tecnico esonerato a giugno da quella polveriera del Real dopo aver vinto la Liga.
Lannuncio della conclusione con esiti positivi del faccia a faccia fra litaliano e i vertici della federazione dei maestri, è stato accolto come un vero trionfo. Sarà lui il nuovo ct inglese e per John Terry saranno tempi duri, con la minaccia di perdere la fascia di capitano dei leoni, dopo aver perso la faccia in un pub poche ore dopo leliminazione nellEuropeo. E se per Terry sta per iniziare la fase morigerata dellespiazione, per le famigerate wags, fidanzate e mogli dei players, è in arrivo il nulla totale, spazzate via dai ritiri e tenute a miglia di distanza dai prati. Meglio di un diserbante, più potente dellInternacional Board, illuminante quanto tutta la Royal Air force sui cieli di sua Maestà.
Al momento cè solo unità dintenti, la supervisione del superagente Giovanni Branchini, lassenso del figlio Pier Filippo che cura gli interessi di papà, la confessione di Franco Baldini che farà parte dello staff, il sorriso di Brian Barwick direttore generale della FA e le mani di sir Trevor Brooking pronte a stringere e frantumare chi gli capiti a tiro. Insomma non manca più nessuno, se sta bene a loro è cosa fatta, lannuncio ufficiale a ore. Perfino Alex Ferguson si è detto daccordo come il centrocampista del Chelsea Frank Lampard, fra i più seri calciatori britannici in circolazione. «Fabio Capello ha dimostrato quello che può e che sa fare, vincendo titoli dovunque - ha dichiarato Lampard -. Un vincente con successi in tutte le squadre in cui è stato. Capello ha la personalità giusta per questo ruolo». Più che una investitura.
Ormai si attende solo lannuncio. E Capello spera che arrivi prima che gli inglesi ricordino quel gol segnato a Wembley quando vincere da quelle parti era più che una impresa eroica, era un atto divino. Chinaglia e poi Capello ma quel Peter Shilton in quella notte del 73 fu irraggiungibile, forse solo il miglior Dida e Oliver Khan in serata magica gli possono stare a ruota. Prima vittoria azzurra in Inghilterra e gol suo. Torna per far capire agli inglesi che quasi 35 anni sono passati senza un solo progresso difensivo, statuari e rozzi al punto da consentirgli uno dei suoi 8 gol in 32 presenze azzurre. E per ribadire il concetto pare proprio che con lui ci sarà Magic Box Gianfranco Zola, assistente, interprete e parafulmine.
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