Le uova sono un «classico» di Pasqua. Anche quelle di gallina, elemento irrinunciabile della colazione pasquale capitolina. Una tradizione decisamente sana. Sono unottima fonte proteica, con circa 7 grammi di proteine. Hanno grassi per lo più monoinsaturi e polinsaturi, quindi «buoni», e un basso apporto calorico a fronte di un alto indice di sazietà. A questi motivi si aggiunge la poliedricità in cucina, che ne fa lingrediente principe di molte - e diverse - ricette. Per tutti i gusti e le abilità. Prima di mettersi ai fornelli, è bene imparare a sceglierle. A partire dal codice di rintracciabilità sul guscio. «Allinizio cè un numero che indica il sistema dallevamento delle galline ovaiole - dicono allUnione nazionale avicoltura - 0 per lallevamento biologico, 1 per quello allaperto, 2 per quello a terra, 3 per quello in gabbia o batteria. Segue una sigla che specifica il paese di produzione. Un altro numero segnala il comune dappartenenza, mentre viene riportata anche la sigla della provincia dellallevamento. Le ultime tre cifre riguardano lallevamento vero e proprio. È un numero molto importante perché, assegnato dalle stesse Asl, rivela che lallevamento è stato posto sotto il loro controllo». Non mancano metodi «della nonna» per stabilire la freschezza delluovo. Si mette controluce il guscio aperto: se è vecchio la camera daria sarà ampia. O si può immergere in acqua abbondante. Luovo fresco rimane sul fondo, altrimenti tende ad alzarsi.
Le uova piacciono pure agli chef e sono nei menù di più ristoranti capitolini. Sono fritte al tartufo quelle dellOsteria del Sostegno (via delle Colonnelle 5; 066793842): «Si mettono le uova in padella con olio abbastanza caldo - spiega Giulio Di Marco, membro dello staff - si fanno friggere fino a dorarle. Quando sono pronte vi si grattugia sopra tartufo a crudo. Molti non sanno che un alimento semplice come luovo può diventare una pietanza prelibata. Inizialmente, la gente si stupisce quando lo vede sulla carta, poi, lo assaggia e ne rimane conquistata». Uova, stavolta sode, non mancano nelle insalate. AllInsalata Ricca, oltre alle più creative, quella con pomodori, olive, uovo sodo, carote e crostini (piazza Pasquino 72; 0668307881). Nella carta del ristorante Al Parco, uova al tegame con asparagi e taleggio o gorgonzola, e pizza, ovviamente, capricciosa (via Pieri 14; 065570577). Timballo di bieta con fonduta e uovo in camicia su crosta di polenta con filangè di funghi è il piatto del Margutta RistorArte (via Margutta 118; 0632650577).
Frittate a pezzi accompagnano laperitivo da Dulcamara (via Flaminia 449; 063332108). La ricetta della lasagnetta con finferli, spinaci e durelli di pollo è una specialità del Convivio Troiani (via dei Soldati 31; 066869432). Quella alla borragine del ristorante Arcangelo (via Belli 59; 063210992). Omelette «fantasia» alla Tavernetta Sistina (via Sistina 147; 064741939): «In menù abbiamo quella semplice, ma le prepariamo pure con ingredienti scelti dai clienti». È con spinaci alle Due Fontanelle (via Cesi 23; 063612114). A prosciutto o formaggio da Melarancio (via del Vantaggio 43; 063202200). E le crêpe? Cento tipi diversi alla Crêperie di Testaccio (via Galvani 11; 065743814).
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