Roma«Siamo ormai messi di fronte a una situazione seria e grave, la cui severità richiede di correggere abitudini e stili di vita». Repetita iuvant. Angelo Bagnasco torna a battere gli stessi tasti già calcati nella sua prolusione davanti al Consiglio permanente della Cei. Questa volta lo fa nella celebrazione per i 150 anni dallUnità dItalia allambasciata presso la Santa Sede. Nelle prime file, oltre al presidente del Senato, Renato Schifani, è seduto mezzo governo. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e con lui il ministro degli Esteri, Franco Frattini, quello ai Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, più la titolare della Gioventù, Giorgia Meloni. Presente anche il segretario del Pdl, Angelino Alfano.
Il presidente dei vescovi italiani torna a mostrarsi preoccupato per il futuro. «Se non si riescono a far emergere le condizioni per un patto intergenerazionale che metta i giovani nei pensieri e nel cuore degli adulti - ribadisce Bagnasco - sarà veramente difficile aprirsi al futuro, atteso il crollo demografico, la cui portata etica e sociale è stata troppo a lungo disattesa».
Lalto prelato guarda con occhio attento anche alla riforma del federalismo. Che i vescovi vorrebbero, come già ribadito a più riprese, «solidale, innanzitutto come espressione di quella unità di destino e di appartenenza che è ormai patrimonio irrinunciabile, radicato e amato». Ma la Chiesa ci vede anche unoccasione «come risposta a una società sempre più segnata dalla globalizzazione, da vivere e gestire come un valore positivo per tutti in un rapporto chiaro di diritti e di doveri, di modo che si possano portare i pesi gli uni degli altri, ma senza che alcuni debbano solo pagare e altri solo beneficiare».
Prova a mediare con il Vaticano il «tessitore» per eccellenza della maggioranza. Letta con il suo intervento lancia segnali di apertura. Il sottosegretario auspica che «la collaborazione tra Stato e Chiesa continui e si approfondisca in questo momento difficile per il mondo e in particolare per lItalia». Quindi un richiamo allunità: «La celebrazione sia monito morale per seguire insieme il bene comune, come la richiesta del presidente della Repubblica sul dovere di dare speranza e fiducia nel domani ai giovani. Insieme potremo farcela».
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.