Capuano guida l’ultima missione della Borsa

Prima prova della Borsa Italiana dopo l’addio del suo ad Massimo Capuano e lo smacco subito da parte del London Stock Exchange, che controlla la società mercato italiana e che sta tentando di ridurre il peso tricolore nella governance del gruppo. In questi giorni si è parlato di svendita della Borsa Italiana agli stranieri, di salvataggio da mettere in piedi per Piazza Affari.
Ma intanto business is business e ieri, come ormai è tradizione primaverile, una rappresentanza della Borsa, guidata per l’ultima volta da Capuano - che rimarrà nel cda italiano fino a luglio e che ci ha tenuto a guidare la delegazione - è sbarcata a New York per l’«Italian investor conference»: i vertici di Amplifon, Ansaldo, Autogrill, Carige, Mps, Campari, Finmeccanica, Hera, Intesa, Lottomatica, Piaggio ed Rcs hanno incontrato oltre 60 investitori Usa, sotto organizzati da Bofa Merrill Lynch, Banca Imi e Intermonte. Il programma, come ormai da otto anni a questa parte, prevede anche l’incontro con i vertici della comunità finanziaria italiana di New York e rappresenta uno dei momenti più importanti della Borsa italiana, sia a livello di immagine, sia per il volume di investimenti che produce sul listino milanese. Un appuntamento che finora ha resistito alla campagna di «conquista» del London Stock Excange. Ma che certo, quest’anno, avviene in circostanze particolari. Basti pensare al precipitare degli eventi, alla presenza di Capuano ormai dimissionario, e all’assenza del designato nuovo capo italiano della Borsa, il manager Raffaele Jerusalmi, rimasto a Milano per non lasciare sguarnita Piazza Affari.
Gli incontri con gli investitori proseguono anche oggi, poi - per la prima volta - la Borsa sbarcherà a Toronto: domani l’inaugurazione dell’Italian Investor Conference canadese, organizzata con il contributo di Bofa Merrill. Previsti oltre 90 incontri fra il management di 7 società italiane presenti e 30 investitori canadesi. Le sette società italiane che parteciperanno al road show in Canada sono Autogrill, Campari, Finmeccanica, Hera, Intesa, Lottomatica e Luxottica Group.

Infine l’ultima novità: nel 2010, alle consolidate piazze di New York, Londra e Tokyo, oltre a Toronto si aggiungerà anche Stoccolma. Nell’attesa che i vari «cavalieri bianchi» (la Consob, le banche, il fondo F2i) avanzino proposte concrete per permettere a Piazza Affari di giocarsi alla meglio il suo futuro con Londra.

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