Caro benzina, "Speculazioni di 14 cent al litro"

Adusbef e Federconsumatori denunciano "le speculazioni sul prezzo della benzina", che non seguirebbe la flessione del petrolio. Secondo i calcoli delle due associazioni a tutela del consumatore, si pagano 168 euro in più all’anno

Caro benzina, "Speculazioni di 14 cent al litro"

Roma - Adusbef e Federconsumatori denunciano "le speculazioni sul prezzo della benzina", che non seguirebbe la flessione del petrolio. Così per fare un pieno, secondo i calcoli delle due associazioni a tutela del consumatore, si pagano 168 euro in più all’anno.

La denuncia dei consumatori In un comunicato congiunto le associazioni di consumatori spiegano come il prezzo della benzina dovrebbe essere di 1,07-1,08 e non di 1,20-1,23 euro al litro; visto che il petrolio è sceso dai 96,3 del 2008 ai 50 dollari al barile di oggi, mentre la benzina ha registrato un ribasso di meno di 20 centesimi (l’anno scorso il prezzo medio era pari a 1,40 euro al litro).

Le operazioni da mettere in campo Per fermare una speculazione di "14 centesimi al litro", Rosario Trafiletti, presidente di Federconsumatori e Elio Lannutti, presidente di Adusbef, indicano una serie di "operazioni da mettere immediatamente in campo": ristabilire la "correttezza" nella determinazione dei prezzi, avviare la liberalizzazione del settore e allargare ad almeno il 10% la distribuzione delle "pompe bianche", i distributori indipendenti, che "permettono notevoli risparmi".

Pasquetta più cara di 112 milioni di euro
Il mancato adeguamento del prezzo dei carburanti alla media europea ha fatto guadagnare alle compagnie petrolifere, grazie alla pasquetta, 112 milioni di euro in più. È quanto rileva il Codacons secondo cui "le compagnie petrolifere continuano indisturbate a speculare sul prezzo dei carburanti e a non adeguarsi alla flessione del petrolio. Il Codacons ha calcolato quanto ha fruttato questo giochino sulla sola gita di Pasquetta".

Secondo un calcolo dell’associazione, su una media di sedici milioni di auto in viaggio ed un pieno di carburante necessario per andare e tornare dalla località prescelta per la gita fuori porta (c’è anche chi ha scelto di andare in vacanza per 3 giorni), il guadagno aggiuntivo per le compagnie petrolifere è stato di ben 112 milioni di euro, per poco più di un weekend di lavoro.

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