Caso Visco, interrogati i giornalisti

Raffica di interrogatori nell’inchiesta sui trasferimenti dell’intera gerarchia della Guardia di finanza di Milano: il pm della Procura di Roma Antonangelo Racanelli ha infatti sentito come testimoni ufficiali delle Fiamme gialle e giornalisti. Il magistrato sta verificando se il viceministro Vincenzo Visco abbia compiuto o meno un abuso d’ufficio sollecitando l’azzeramento della gerarchia della Gdf della Lombardia. Visco in questo procedimento è indagato per abuso d’ufficio e minacce nei confronti dell’allora comandante generale della Guardia di finanza Roberto Speciale.
Ieri Racanelli ha sentito come teste il giornalista Pierluigi Magnaschi, che all’epoca dei fatti, nel luglio 2006, era direttore dell’Ansa. Oltre a lui, sempre ieri nel tardo pomeriggio, si è presentato a piazzale Clodio anche Enzo Quaratino, caporedattore della stessa agenzia. I due sono stati sentiti sullo scoop che l’Ansa fece domenica 16 luglio 2006 quando, in tarda serata, mandò in rete la notizia dell’azzeramento della Gdf di Milano. Mercoledì era stato invece sentito, sempre come testimone, il colonnello Rapanotti, dell’ufficio personale del comando generale delle Fiamme gialle. L’importanza di questo teste è dovuta al fatto che fu contattato dai generali Sergio Favaro e Italo Pappa che, dopo aver visto Visco, chiesero al colonnello di preparare la pratica per tutta una serie di trasferimenti, senza però dir nulla al capufficio, loro superiore diretto.


Tornato quindi al lavoro dopo una settimana di vacanza, il pm Racanelli conta di sentire tutti gli ultimi testimoni per poi chiudere il procedimento entro la fine del mese o con una richiesta di archiviazione o di rinvio a giudizio per il viceministro Visco.

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