Cassano, uno show tira l’altro: adesso le scuse in ginocchio

Martedì l’eccessiva arrabbiatura in campo per un gol annullato in allenamento, ieri lo show riparatore con le scuse all’improvvisato guardalinee Venturati - oggetto della vivace contestazione del barese - a favore di telecamere e fotografi. La verve di Cassano è tornata a fare capolino a Coverciano: a tratti irascibile, sorridente, silenzioso, in altri momenti umile, ironico e spettacolare. Nota stonata quello scatto d’ira di chi non ci sta a perdere nemmeno in allenamento (De Rossi aveva provato a calmarlo dopo il suo sfogo in un clima comunque sereno), anche se molti azzurri hanno ironizzato sull’accaduto. «Scherzava, mi sembra che nel gruppo ci sia il clima giusto e ci mancherebbe visti gli ultimi risultati della nazionale», fa il pompiere Chiellini.
Ma a Fantantonio non è piaciuta l’enfasi data all’episodio dai giornali. Tanto che si è lasciato scappare parole di rabbia verso chi lo aveva tacciato di essere litigioso. Ed ecco il gesto plateale per chiudere la vicenda. Prima l’abbraccio al preparatore atletico degli azzurri («vieni qua, abbracciamoci di fronte a tutti», la frase rivolta a Venturati all’ingresso sul terreno di gioco per il riscaldamento). Poi, dopo essersi tolto bruscamente dall’orecchio l’apparecchio fissato per i test medico-fisici («sono stanco, non mi va ’sta roba», il commento del barese mentre rientrava negli spogliatoi), si è addirittura messo in ginocchio davanti a Venturati, tra flash impazziti e ressa di operatori tv. Anche se Maggio ha poi rivelato che le scuse di Cassano erano state precedute anche da un altro abbraccio del giocatore al preparatore nello spogliatoio, di fronte a tutti.
La sensazione è che nel quartier generale dell’Italia ci fosse una gran voglia di ridimensionare l’episodio, ripreso anche dalle tv. Il barese è il candidato numero uno a vestire nuovamente la maglia da titolare nelle Isole Far Oer al fianco di Giuseppe Rossi.

Ormai è chiaro: questa è l’Italia di Cassano, questo è Cassano per l’azzurro, prendere o lasciare. E Prandelli è ben felice di prendere, basta trovare il modo di chieder scusa sdrammatizzando come ha fatto l’attaccante del Milan.

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