Roma

Castel di Guido, Fratta incontra Veltroni

Daniele Petraroli

Ora i cittadini di Castel di Guido possono cominciare veramente a sperare che il camping ex «Lorium» non si trasformi nell’ennesimo campo nomadi della zona. Finalmente, infatti, il sindaco Veltroni ha incontrato il presidente del XVIII Municipio Vincenzo Fratta e una delegazione dei comitati di quartiere della zona per definire la questione. Nessuna promessa da parte del sindaco, che si riserva di decidere la destinazione del campeggio nel prossimo futuro, ma almeno i residenti sono riusciti a farsi ascoltare.
Ma facciamo un passo indietro. A fine luglio si sparge la voce che nell’ex campeggio «Lorium», attrezzato dal consorzio «Casa della solidarietà» con 110 prefabbricati nuovissimi, verranno spostati i nomadi di vicolo Savini. Gravando così di nuovi problemi una zona che conta già due campi nomadi, uno a villa Troili e l’altro al ponte della Massimina, un insediamento abusivo di romeni. Senza contare la discarica di Malagrotta e la raffineria di Roma. Da lì prende il via la protesta dei residenti e l’imbarazzato passo indietro di Veltroni. Il Comune, dopo aver tentato di scaricare la paternità dei cointanier sulla Protezione civile, ha fatto marcia indietro dichiarando, per bocca dello stesso sindaco, che il camping non avrebbe ospitato i rom di vicolo Savini.
E siamo all’incontro che doveva risolvere una volta per tutte la questione. «Il sindaco si è dichiarato disposto a prendere in considerazione le proteste dei residenti - si legge in una nota del XVIII Municipio -. A Castel di Guido manca un asilo nido, un centro sportivo e le stesse aule della scuola elementare e materna sono insufficienti per le cresciute esigenze del quartiere». Martedì prossimo, intanto, è stata annunciata la visita del sindaco a Castel di Guido. Intanto cominciano a emergere le irregolarità del camping ex «Lorium». Sempre a fine luglio era venuto fuori che quel terreno era stato affittato a una società, la «Nautica Aurob» a un prezzo irrisorio e che questa l’aveva subaffittato al consorzio «Casa della solidarietà», forse legato al Comune, a un costo venti volte superiore.

«Il 4 agosto - conclude la nota - la Gepra, la società regionale che gestisce il patrimonio della Asl e che è proprietaria del campeggio dal 2004, ha scritto alla “Nautica Aurob” contestandogli l’irregolarità del subaffitto e comunicandogli l’intenzione di rescindere il contratto diffidandola al rilascio immediato dell’immobile».

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