nostro inviato a Istanbul
Uno stadio nato in mezzo al nulla, su una collinetta distante una trentina di chilometri dallaeroporto omonimo di Istanbul. Si chiama Ataturk Olympic e sarà il palcoscenico della finale di Champions League di stasera. Per la prima volta nella storia, latto conclusivo della manifestazione calcistica continentale più importante sbarca in Turchia. E il merito va al lavoro diplomatico del potentissimo vicepresidente turco dellUefa Senes Erzik. Limpianto polifunzionale di Ataturk, costato 126 milioni di dollari e innalzato in tempi record, può contenere oltre 80mila spettatori. Non si è badato a spese per il capitolo sicurezza: ben 38 telecamere sistemate dentro e fuori lo stadio sono destinate alla sorveglianza dellevento. Il monumentale impianto però ha una sola strada daccesso per altro nemmeno illuminata.
Cattedrale nel deserto
Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.