da Catania
È il tramonto del figlio del boss. Duro colpo inflitto alle cosche malavitose catanesi. Ieri i carabinieri del Comando provinciale hanno eseguito 70 ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti di presunti appartenenti alle cosche della malavita catanese. Vari i reati ipotizzati: associazione mafiosa, estorsione, rapina e traffico di stupefacenti. Tra i nomi di maggior spicco figura Vincenzo Santapaola, 38 anni, figlio dello storico capomafia ergastolano Benedetto. Le indagini dei militari dellArma, inoltre, hanno permesso di accertare collegamenti della cosca catanese con i gruppi malavitosi calabresi e con il clan di Bernardo Provenzano. Durante loperazione, che è stata denominata «Plutone», è stato anche trovato un libro mastro che riportava, in una sorta di promemoria, estorsioni e stipendi agli affiliati del gruppo mafioso. È stata inoltre fatta piena luce su 16 rapine, alcune delle quali fuori dalla Sicilia, sono state scoperte sei estorsioni ed inoltre sono state sequestrate armi, cocaina e marijuana.
Vincenzo Santapaola, dopo essere sfuggito negli anni scorsi allobiettivo dei killer del boss Vito Vitale, che lo voleva eliminare nellambito di una faida interna, fu fermato per la prima volta nel dicembre del 1992 assieme al fratello Francesco, di tre anni più piccolo. I due furono però scarcerati dal Tribunale del riesame. Dal quel momento iniziò lescalation di Vincenzo Santapaola. Infatti un anno dopo si rese irreperibile, ma fu catturato il 14 gennaio del 1994. Fu rimesso in libertà tre anni dopo, ma nuovamente fu arrestato l8 agosto del 1999 nellambito dellinchiesta «Orione 2», unindagine che fece luce sui contrasti interni a Cosa nostra, sfociati in una sanguinosa faida tra gli uomini legati ai Corleonesi, fautori della stagione delle stragi, e le «colombe» guidate da Benedetto Santapaola. Rimesso in libertà, Vincenzo Santapaola fu nuovamente arrestato nel 2006. In passato, tra laltro, è stato assolto dallaccusa di aver ucciso il giornalista Giuseppe Fava. Tra gli arrestati figurano anche tre donne e il killer delle carceri, Antonio Faro. Faro il 17 agosto 1987 balzò agli onori della cronaca per aver assassinato nel carcere Carros di Nuoro Francis Turatello.
Il libro mastro sequestrato dai carabinieri riporta estorsioni compiute dal gruppo nei rioni dei quartieri periferici di Lineri e San Giorgio, a Catania.
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