La beffa della causa civile. Montecarlo addio, non solo sul piano penale. Il procedimento per truffa corre sul binario morto dellarchiviazione, la causa di risarcimento viene strozzata nella culla. E i militanti delusi, i vecchi di An che avevano presentato lesposto contro Fini e il suo partito, devono rassegnarsi. Lappartamento di boulevard Princesse Charlotte è a prova di risarcimento. Inaccessibile ai creditori come è stato inespugnabile per i giornalisti. Il motivo? Semplice: il creditore, o in senso più lato il danneggiato, che volesse attaccare limmobile scivolerebbe sulla parete liscia della doppia vendita. Nel 2008 An cedette il quartierino ad una società off shore di Santa Lucia, la Printemps. Ma poco tempo dopo, la Printemps passò limmobile ad una seconda società off shore, sempre con sede a Santa Lucia, la Timara. E la Timara potrebbe giocare in tribunale la classica parte del cosiddetto terzo in buona fede. Insomma, di chi non sa nulla del pasticcio precedente - chiamiamolo così - della presunta svendita alla società dei Caraibi. In altre parole la strada maestra della revocatoria ordinaria, prevista dallarticolo 2901 del codice civile, è sbarrata nel tratto che dalla Printemps porta alla Timara. La Timara ha dunque tutte le carte in regola per chiamarsi fuori da un eventuale ricorso in carta bollata. E dunque appare arduo immaginare un modo in cui i vecchi «soci» delusi dal partito possano recuperare qualcosa.
È da mesi che si discute sulla reale proprietà delle due off shore gemelle, ma questa è tutta unaltra storia. Una storia che sul piano penale non è ancora chiusa perché in teoria il gip potrebbe non accogliere la richiesta di archiviazione e disporre nuove indagini. Ma intanto appare impraticabile lazione civile, evocata proprio dalla procura di Roma. Per i pm della Capitale non cè il reato, ma cè il danno. Solo che la via del risarcimento passa per la revocatoria ordinaria.
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